martedì 10 dicembre 2013

Meraviglioso Natale a San Marino

La Repubblica di San Marino ha dato al via nello scorso week end alla serie di eventi a tema natalizio, Il Natale delle Meraviglie, che animeranno le vie del centro storico fino all'Epifania. Innanzitutto si sono accese le luci nelle piazze e nelle stradine medievali, rendendo l'atmosfera ancor più magica nella Piazzetta del Titano, alla Porta del Paese e al Teatro, "vestito" a festa per l'occasione.


Sono poi iniziati i mercatini di prodotti artigianali lungo le vie che arrivano alla cava nelle piccole baite in legno decorate con addobbi natalizi, ma è il Villaggio di Natale, al Campo Bruno Reffi, il vero divertimento per grandi e piccini: Babbo Natale e gli elfi vi accoglieranno nel loro paesino raccogliendo le letterine dei bambini, truccandoli, leggendo loro fiabe e novelle, aiutandoli a cucinare dolcetti e biscotti. 

Lungo le strade spettacoli di artisti di strada, concerti di marching band e esibizioni di giocoleria si alterneranno nelle giornate di festa fino ad arrivare al concerto di Gospel del 26 dicembre al teatro Titano e al classico concerto di Capodanno. La Cava dei Balestrieri ospiterà una pista di pattinaggio, aperta anche dopo cena: pattinare all'interno della storia sarà davvero emozionante!


Tenete gli occhi aperti: negli angoli più nascosti spunteranno presepi originali, come quello davanti al Museo della Tortura che ha come ambientazione il Monte Titano. Anche gli alberi sono tanti e decorati in maniera originale, ma quello "vero e proprio" lo troverete in Piazza del Pianello, ma prima di arrivarci fate una sosta nel negozietto La Casa del Natale, aperto tutto l'anno a tema ovviamente natalizio: potrete comprare come souvenir d'eccezione della Terra della Libertà.

Tutte le info sul sito dell'Ufficio Turistico

Il presepe sul mare a Cesenatico

Lungo il Porto Canale di Cesenatico viene allestito un presepe unico al mondo durante l'intero periodo natalizio: la natività della Marineria. I personaggi sono infatti disposti sulle antiche imbarcazioni, tipiche di questa zona dell'Adriatico e conservate nel Museo Galleggiante. L'ambientazione diventa particolarmente suggestiva di notte, quando si accendono le luminarie. 


L'inaugurazione dell'evento, ormai arrivato alla 23° edizione, sarà il 30 novembre, accompagnata dal Coro "Verdi Note" dell'Antoniano di Bologna. Legato alla tradizione della cittadina, il presepe è composto da personaggi in legno ed il primo ad essere realizzato è stato proprio San Giacomo, patrono di Cesenatico. Si sono poi aggiunte altre statue che vanno a comporre scene di vita del borgo di pescatori: c'è anche la signora che vende la piadina!


Le vesti sono state create con teli e drappeggi dai colori molto simili a quelli delle vele delle imbarcazioni. La Sacra Famiglia è ospitata dalla barca più grande, il trabaccolo da trasporto. E'interessante vedere come un tema religioso è stato modellato sul folklore locale, riscoprendone mestieri e utensili antichi. 

Ai lati del porto mercatini di Natale e spettacoli per grandi e piccini completeranno il clima natalizio per questo presepe tutto romagnolo. Per vederlo, avete tempo fino all'11 gennaio 2014.


giovedì 5 dicembre 2013

L'albero di Gubbio...si accende di luci! Tutti gli eventi della Città del Natale

L'Umbria è una delle regioni più "natalizie" per i miei gusti: ha scorci suggestivi, è intima e familiare e ci si mangia benissimo! In questo periodo, Gubbio è la meta perfetta, perchè, oltre a vantare un centro storico caratteristico ed un patrimonio artistico pregevole, è la sede dell'albero di Natale più grande del mondo.

In realtà non è altro che un insieme di luci posizionato sulla collina dietro la città, ma ha sicuramente un grande fascino, soprattutto per i più piccoli. 

L'appuntamento è per il 7 dicembre alle 18 per l'accensione delle lampadine e l'evento inaugurerà l'inverno della Città del Natale e quest'anno pare che parteciperà anche Papa Francesco. Concerti di ogni tipo si alterneranno nelle piazze e nelle chiese per tutte le festività natalizie. I mercatini di Natale saranno aperti dal 7 dicembre fino al 7 gennaio nella Piazza Grande, oltre agli usuali mercati programmati in diversi fine settimana a tema mangereccio.

Le luci colorate sono l'Albero: pessima foto ma la pioggia non aiutava! 

Nei giorni di Natale sarà possibile vedere un presepe vivente, mentre in tutto il periodo delle feste si possono visitare le Vie del Presepe, nel quartiere di San Martino, dove una rappresentazione sacra a grandezza naturale sarà allestita nelle stradine del rione, dando particolare importanza alla ricostruzione di scene delle arti e degli antichi mestieri.


Non potete non andare a Gubbio senza girare intorno alla Fontana dei Matti. La città infatti è famosa anche per il carattere imprevedibile degli eugubini e chiunque realizzi 3 giri attorno alla Fonte cinquecentesca del Largo del Bargello, avrà diritto alla patente di matto, acquistabile in quasi tutti i negozi di souvenir. Io della mia vado molto fiera: è incorniciata sopra al mio letto!

mercoledì 4 dicembre 2013

Mercatino di Natale tedesco a Firenze

Tutti gli anni dicono l'edizione del Weihnachtsmarkt, il mercatino di Natale tedesco, di Firenze sarà l'ultima, ma ormai è un appuntamento entrato nella tradizione degli eventi prenatalizi toscani. Le casettine in legno che riempiono piazza Santa Croce ricordano davvero quelle dei classici mercati tirolesi e per chi non abbia voglia e tempo di arrivare in Nord Italia, l'alternativa fiorentina è altrettanto valida.


Nei banchetti potrete comperare prodotti di artigianato provenienti da diversi paesi europei: tazze inglesi, lampada dalle forme strane fatte a mano, zoccoli olandesi, lavanda provenzale. Ma è la gastronomia la vera protagonista del Natale in piazza. Il banchetto dello strudel, proprio vicino a quello del vin brulè, è preso d'assalto dalle tarde ore del pomeriggio e verso l'ora di cena, la folla si raduna attorno ai grandi grill per mangiare low cost continuando a respirare l'aria di festa nella storica cornice di Santa Croce.


Il mercatino rimarrà aperto fino al 21 dicembre, tutti i giorni per l'intera giornata.

Se arrivate da lontano, potete cercare voli low cost e magari combinare anche il vostro soggiorno in città: l'aereoporto di Peretola è ben collegato con il centro con servizi navette frequentissimi e in questo modo, potrete muovervi comodamente a piedi per la città, godendovi le luminarie natalizie che rendono Firenze ancora più magica.

Presepe di sabbia a Rimini

In Piazzale Boscovich a Rimini, vicino alla spiaggia libera, è possibile ogni anno visitare, ad entrata libera, uno dei presepi più grandiosi che abbia mai visto: una gigantesca opera di sabbia. Ci sono capitata per caso lo scorso anno, anche perchè si trova in un punto di passaggio, proprio vicino al Villaggio del Natale e alla pista di pattinaggio sul ghiaccio. Le date quest'anno sono dal 6 dicembre al 18 gennaio 2015.


Oltre alla Sacra Famiglia, ci sono i classici personaggi biblici, come angeli e Re Magi, ma anche lavoratori, animali domestici e scorsi di Rimini riconoscibilissimi. La dimensioni dei soggetti e la minuzia di particolari fanno rimanere a bocca aperta anche chi non ama molto le rappresentazioni religiose. La foto, scattata col cellulare, non rende giustizia all'opera creata da veri e propri maestri delle costruzioni di sabbia. Un appuntamento insolito per un Natale di mare.



Nel Paese del Natale a Sant'Agata Feltria

Sant'Agata Feltria, paese della Valmarecchia famoso per la sua grande fiera del tartufo, si è già trasformata nel Paese del Natale. Le piazze e le strade, addobbate per l'occasione, si trasformano in un grande mercato di oggetti di artigianato e prodotti mangerecci per le compere prenatalizie. Gruppi di street band rallegreranno l'atmosfera con musica tradizionale scozzese o con canti a tema, mentre veri e propri zampognari ci riporteranno ad un'atmosfera lontana.


Oltre a poter ammirare presepi originali, è possibile prendere spunto per addobbi creativi e alberelli alternativi da realizzare a casa. Babbo Natale con gli elfi e renne vere aspetteranno i più piccini per prendere in consegna le loro letterine. Ogni domenica poi potrete trovare un diverso presepe vivente, a cura di Le Ville di Monterchi (Arezzo), della Pro loco di Armenzano (Assisi) e di Sant'Agata.


Un modo diverso per fare shopping natalizio e passare una giornata con la famiglia in un posto dove riscoprire le tradizioni di una volta. La fiera è molto affollata nel pomeriggio, quindi consiglio di visitarla in mattinata e di pranzare in uno dei vari stand gastronomici o dal panettiere del paese, che per l'occasione sforna fornarina calda ad ogni ora.

Date: 30 novembre, 7-8-14-21 dicembre 2014

lunedì 2 dicembre 2013

Eron: in mostra a San Marino

Non conoscevo Eron prima di essere invitata alla sua mostra di San Marino, Blending. Il suo nome mi diceva qualcosa ma non riuscivo a etichettarlo ad una qualche corrente artistica fino a che non ho visto il video promozionale. Eron è un writer, uno street artist, uno di quelli che disegna con le bombolette sui muri: ancora non ho capito qual'è la definizione giusta. Ma appena ho messo piede nella sala riservata all'esposizione, ho capito che una definizione per lui non poteva proprio esistere.

Quei quadri appesi alle pareti erano veri e propri "quadri" nel vero senso della parola: impossibile pensare che li avesse realizzati con lo spray. I riflessi del tramonto sul mare, la scritta "SUN" che viene sostituita all'immagine del sole, i colori del cielo sembravano fatti con le classiche pennellate. La bomboletta è troppo imprecisa e dà colori troppo forti per rappresentare questi soggetti così delicati. Invece Eron è un mago della tecnica: osservando attentamente si possono vedere i "puntini" della spruzzata sovrapposti. Riesce a giocare con la composizione, rendendola autentica e di una profondità incredibile. Provate a spegnere la luce con l'interruttore infondo alla sala e mi darete ragione!


Vicino alla biglietteria, uno schermo racconta con un video come Eron realizza le sue opere e ancor più sorprendente è vedere la realizzazione dell'affresco For Ever and Ever in una chiesa della provincia di Rimini (che dovrò assolutamente visitare): è il primo writer che riesce a portare avanti un progetto del genere.

La mostra è visitabile nel Palazzo della SUMS, tutti i giorni dalle 10 alle 19, nel week end fino alle 20. Il biglietto intero costa 5 euro. E'possibile acquistare il catalogo della mostra e un' affiche con una delle opere viste. 

Un evento unico nel suo genere, che riconosce l'arte al di là di ogni conformismo.

venerdì 15 novembre 2013

Aroma Di...Vino a Prato

Aroma Di...Vino è il mio ristorante preferito, in tutto e per tutto: c'è proprio poco da dire.
Il locale è intimo e familiare: libri sugli scaffali, bottiglie di vino, poster alle pareti e tanto colore.

Una scaletta a chiocciola porta al piano inferiore, dove un grande tavolone è perfetto per ospitare cene numerose in piena privacy.  D'estate si può mangiare anche nel gazebo esterno vicino alle mure del Duomo di Prato. Il ristorante è infatti proprio nel centro storico, in una stradina tranquilla.


La conduzione è familiare e Trudy e la sua famiglia ti fanno sentire a casa. 

Il menù è una rielaborazione della tradizione toscana, alla maniera della proprietaria, appunto. Fatevi portare anche il foglio con i piatti del giorno, con ricette stagionali. Si possono scegliere le salse calde per farsi i crostini alla toscana e poi abbinare il tipo di pasta, rigorosamente fatta in casa, con il sugo che più ci piace. 

Ci sono poi gli involtini di verdure, che consiglio anche come piatto unico, e tanti altri piatti adatti a chi segue una dieta vegetariana. Particolare attenzione anche per i celiaci.


Tra i secondi, il peposo (davvero saporito) è quello che fra tutti preferisco. Ci sono poi anche specialità giornaliere. Tenetevi comunque il posto per il dolce: la scelta è tanta e sono tutti davvero squisiti. Non manco mai di ordinare la torta spinaci e mandorle: fantastica.


I prezzi non sono proprio economici e in media si spende sui 30€ a testa, ma con i dovuti accorgimenti si può anche risparmiare. Innanzitutto, i piatti sono molto conditi e abbondanti e si può anche dividere; poi si può ordinare anche il vino della casa: buono e alla portata di tutti.

Un buon posto anche per un dolcino e bicchiere di vino nel dopo cena. 

via Santo Stefano 24, Prato
0574 433800

lunedì 11 novembre 2013

Il Buccellato di Lucca: dove trovarlo

Ogni volta che vado a Lucca, me ne torno a casa con un souvenir gastronomico: il buccellato, un dolce tipico della città a base di uvetta. Assomiglia a una specie di pagnotta o rotonda o allungata, ma il sapore è davvero molto gustoso. Non esiste una ricetta riconosciuta, come invece di solito accade per i prodotti tradizionali e può essere accompagnato da un buon bicchiere di vino, ma anche da panna montata e caffè.


Proprio per questo, ogni pasticceria, alimentari o panetteria della città ve lo proporrà diverso, a seconda della ricetta personale di chi lo cucina. Uno degli indirizzi migliori è, a mio parere, il Forno Pagliai di Piazza San Francesco: una pagnotta costa 3.50 €, è morbida (alcune ricette prevedono che l'impasto sia più secco, ma personalmente mi piacciono meno) e ha davvero un gusto unico.

Poi si sa "Chi viene a Lucca e non mangia il buccellato è come se non ci fosse mai stato": come contraddire la saggezza popolare?


Palazzo Pfanner: un gioiello di Lucca

Camminare per le vie di Lucca costringe a stare con l'occhio impegnato: ci sono chiese storiche, scorci particolari, insegne di antichi negozi nascoste in ogni angolo. A pochi passi dal corso principale, in una via secondaria, il Palazzo Pfanner è una vera e propria chicca, da visitare assolutamente se vi trovate in città. Dal cancello esterno, ma ho poi scoperto che anche passeggiando sulle mura si ha la stessa visuale, si può osservare da lontano il bellissimo giardino, che già di per sè vale il biglietto di ingresso (quello cumulativo che comprende il giardino e la residenza costa 6 €).



Il palazzo risale alla metà del 1660 ed è appartenuto a famiglie di ricchi mercanti lucchesi fino a quando nel 1800, venne venduto al birraio austriaco Felix Pfanner per utilizzarla come sede della sua birreria, una delle prime in Italia. Era proprio nel giardino, tra le statue raffiguranti le Quattro stagioni e le divinità greche e la fontanella esagonale, che si poteva sorseggiare una birra, prodotta nelle cantine del palazzo, e magari assistere ad un concerto. Pfanner è stato il primo a capire il valore estetico del giardino barocco, divenuto anche location di film di successo come Ritratto di signora e Il marchese del Grillo. 


Lo scalone che porta alla residenza è un'opera architettonica interessante e le pareti e i soffitti affrescati rendono il luogo davvero regale. Nelle sale si possono osservare mobili d'epoca e una piccola cucina Lucca negli anni 20. Le stanze sono ben curate e magari con una visita guidata, se ne comprende anche meglio il valore storico.


Lo storico palazzo è ancora di proprietà della Famiglia Pfanner, che negli ultimi anni si è impegnata a restaurarlo e ad aprirlo ai visitatori, sia per mostre d'arte e visite guidate, ma anche come sede di convegni, concerti e cerimonie. E'anche possibile soggiornare nella palazzina: tre appartamentini sono disponibili ed arredati in stile più o meno sfarzoso, permettono di pernottare in una insolita location storica ed elegante.




giovedì 7 novembre 2013

Biscotti di Prato: una new entry

Non tutti sanno che i cantuccini, che di solito accompagnano un bel bicchiere di Vin Santo, sono tipici della tradizione dolciaria pratese, insieme ad altri biscotti alle mandorle più morbidi, i cosiddetti Bruttiboni. Quelli d.o.c. sono acquistabili nel centro di Prato nello storico negozio Antonio Mattei, aperto nel 1858 e chiamato dalla gente del posto "Mattonella". E'lui ad aver messo appunto la ricetta originale che indicava la provenienza dei cantucci a Genova e ad aver portato i suoi prodotti all'esposizione universale di Parigi del 1867.

Notizia degli ultimi giorni è l'uscita di una gustosa variante dei cantucci tipici, impacchettati in un sacchettino blu. Questa volta il pacchetto si tinge di rosso (perfetto per un gustoso regalo di Natale) e contiene dei biscotti secchi al cioccolato fondente: una goduria per i più golosi. Nel biscottificio, troverete diversi tipi di confezioni regalo e diverse formule per l'acquisto dei dolci. Il prezzo al chilo è di circa 12 € e potete optare anche per pacchi misti. I miei preferiti continuano ad essere i Bruttiboni, ma il cantuccio rimane un ottimo souvenir di Prato per ogni turista che si rispetti.





martedì 5 novembre 2013

Hello Kitty low cost a Prato



Per tutte le appassionate della gattina giapponese e per tutti coloro che hanno intenzione di regalare alle loro care un oggetto Sanrio per Natale senza spendere un occhio della testa, il Temporary Outelet di Hello Kitty a Prato è quello che fa per voi. Si trova in via Luigi Muzzi, in pieno centro e sarà aperto fino al 31 gennaio 2014. All'interno, un paradiso per i fan: borse di Camomilla più o meno grandi, gioiellini, teli da bagno, lampade, cancelleria... insomma avrete l'imbarazzo della scelta! E i prezzi sono davvero low cost.



Serata low cost in giro per la Romagna

Era da tanto che non passavo una serata "completa" senza sentirmi in colpa per i soldi spesi: aperitivo, cena e dopocena assestano un duro colpo alle mie finanze! In Romagna però alla crisi ci pensano e anche i ristoratori si sono messi in moto per non far calare la clientela, ridimensionando prezzi senza penalizzare la qualità. Ci sono una grande quantità di proposte interessanti tra Rimini e provincia, ma vi proporrò un itinerario che vi permetterà di spostarvi in diverse zone e visitare le bellezze di questa terra, spendendo meno di 60 € in due. 

Partiamo da San Marino: il centro storico in stile medievale arroccato sul Monte Titano è unico al mondo e una passeggiata pomeridiana è d'obbligo se vi trovate nei dintorni. E'proprio nello stato indipendente che esistono diverse possibilità di aperitivi low cost in locali più o meno carini e con un buffet abbastanza fornito. Unica certezza: lo Spritz è buono dappertutto. Considerando che il cocktail costa circa 3.50 €, i posti che vi consiglio sono due: L'insolito posto nel castello di Serravalle e il Cacao lungo la superstrada. Quest'ultimo è sicuramente il più comodo per la sua posizione e offre una grande varietà di cose sfiziose (da salumi a tartine, da verdure a pizzette) da mangiare, oltre a essere un localino ben arredato. L'insolito posto è un vero e proprio punto di incontro per la gente della zona: un bar senza tante pretese, che però vanta un grande parcheggio e un'ottima pizzeria. E'proprio questo il suo punto di forza, perchè vengono sfornate pizze calde anche per il buffet dell'aperitivo.
Costo totale per 2 persone: 7 €


Proseguendo per la cena, il posto che vi consiglio è Santarcangelo, che per me è la cittadina più affasciante della Romagna. I ristoranti buoni sono davvero tanti e non sempre economici; per questo una menzione particolare va a La Tavernetta, dove si mangia alla grande con un occhio al portafoglio. E'un locale particolare, aperto da un annetto dalla ex proprietaria della Cantina della Gea, una signora romagnola con il sorriso sempre stampato in faccia e la battuta pronta. In un bell'edificio antico, si può mangiare con un menù fisso comprendente taglieri di salumi, porchetta, formaggi, crostini e piadine senza piatti e senza forchette. Ci sono poi piatti del giorno, ma se li ordinate vi consiglio di condividerli: le porzioni sono abbondanti. Un posto per il dolce lo dovete poi mantenere, perchè il (gigante) vassoio da degustazione è davvero ricco di prelibatezze. Consiglio infine il vino della casa: buono e economico.
Costo totale per 2 persone:  33€

Dopo cena, le possibilità di divertirsi a Santarcangelo by night sono tante, ma una passeggiata digerente nelle stradine della città è consigliabile soprattutto se è la prima volta che ci capitate. Se volete optare per una serata mondana, però, Rimini è la vostra prossima meta: nel centro storico non mancano localini per una bevuta, ma nella zona del porto le discoteche sono attive anche nel periodo invernale. Il venerdì sera il Coconuts organizza la serata Fuck the crisis con musica commerciale. Non sono proprio un amante del genere, ma con un gruppo di amici si riesce a divertirsi in uno dei posti più storici della Riviera.
Costo totale per 2 persone: 16 €

Costo totale della serata per 2 persone: 56 €... non male, vero?!

lunedì 28 ottobre 2013

Mangiare veneto nella Baracca del 15-18

A una mezz'oretta da Bassano del Grappa, in località Monfumo, si può mangiare in un vecchio rifugio della Prima Guerra Mondiale, immersi nelle campagne trevigiane. L'ambiente è ovviamente rinnovato, ma la cucina rimane casalinga e tradizionale.

Il menù non è infatti molto vario, ma è quello della tradizione veneta locale. Dopo un abbondante antipasto misto di salumi, sottolii e formaggi, una minestra di fagioli saporitissima e uno spezzatino, consigliatoci da amici che vanno spesso alla Baracca. Per concludere, ci siamo fatti portare un assaggio di vari dolci, tra cui degli ottimi Baci di Dama, casalinghi.


I prezzi sono contenuti e anche se il locale interno non è molto grande, è possibile mangiare in una bella veranda all'aperto, che offre uno splendido panorama sulle colline circostanti. Il posto non è molto lontano dal Monte Grappa, luogo pieno di testimonianze storiche sulla Guerra del 15-18, e se siete appassionati di questo periodo storico, vi consiglio di organizzare una giornata a tema: trekking tra le trincee e cena ristoratrice alla Baracca, un posto consigliatissimo se volete mangiare tipico.


via Sassetti 23, Monfumo (TV)
0423 545165

Mc Curry a Siena

Siena è la quinta città italiana ad ospitare la mostra del fotografo Steve Mc Curry, Viaggio intorno all'uomo, una mostra superstar, che ha guadagnato circa 400000 visitatori. L'allestimento si rinnova di volta in volta, adattandosi al complesso museale in cui si svolge e quello di Santa Maria della Scala, in piazza Duomo, è di per sè molto suggestivo. 

Una volta ospedale e ricovero per i pellegrini, è diventato un sito espositivo, ricco di testimonianze storiche architettoniche e non. Vanta infatti una bella collezione di antiche opere artistiche e di artigianato e ambientazioni medievali con affreschi e guglie, che rimandano alla tipica tradizione senese.

Le circa 200 fotografie, soprattutto in grandi dimensioni, sono disposte lungo un percorso tematico, spiegato dallo stesso Mc Curry attraverso un'audioguida (gratuita). I racconti del fotografo vanno da storie di vita a consigli tecnici su come scattare, ma in tutti casi danno un' "anima" alla fotografia e rendono la comprensione delle opere più facile.


Si comincia dai Ritratti, forma espressiva prediletta da Mc Curry, innamorato dei tratti somatici del volto: tuareg, ragazze in abiti indiani, uomini con visi sporchi dal lavoro in miniera. Ed ecco la famosissima ragazza afgana con gli occhi verdi, "ragazza copertina" di National Geographic, che è stata ricercata tanti anni dopo lo scatto e l'incontro registrato con un video, visibile prima di vedere la mostra.

Si prosegue nella sezione dedicata alla Memoria e a quella del cerchio della Vertigine, una raccolta di foto "forti": dai bambini soldati al disastro dell'Unidici Settembre. Si arriva, attraverso un basso corridoio, alla stanza della Poesia dove foto colorate, che raccontano una vita spensierata e autentica, spuntano da cubi di polistirolo nero. Abbiamo osservato per ultima la sala dello Stupore, "sentimento tipico dell'infanzia e dimenticato dagli adulti": immagini surreali e divertenti si alternano in una specie di gabbia arrivando fino al soffitto.

Il biglietto intero costa 10 €, ma le convenzioni per la riduzione (8.50 €) sono diverse (studenti universitari, soci Coop, Touring Club...). L'unico neo è stato la fila: per evitare il sovraffollamento, si amplificano i tempi di attesa. Siamo arrivati verso le 16.30, dopo un a mezz'ora abbiamo fatto il biglietto e siamo entrati nella sala dove era proiettato il video della bambina afgana; solo dopo altri 20 minuti abbiamo preso le audioguide e siamo poi finalmente entrati.

Proprio per il successo riscontrato, nel prossimo week end la chiusura verrà posticipata alle 23 e la conclusione della mostra, prevista per il 3 novembre, verrà rimandata al 6 gennaio 2014: avete ancora tempo per godervi questa imperdibile occasione!


Tutte le info sulla mostra

Il sito ufficiale del fotografo





martedì 22 ottobre 2013

Lucca in arte

Lucca è senza dubbio una delle città più belle della Toscana ed in questo autunno lo è ancora di più. Ci se ne accorge appena arrivati, nei prati di fronte al nucleo storico, si scorgono figure femminili marmoree e sinuose: sono le statue di Rabarama, scelte per celebrare i 500 anni delle famosissime mura. E'stata l'artista stessa a scegliere come disporle, pensando agli occhi dei lucchesi, che ogni giorno passando da piazze e corti nascoste, colgano con lo sguardo un qualcosa di insolito in armonia con il paesaggio urbano.


Le sue figure, spesso sedute e raccolte, nascondono un significato concettuale profondo, legato al titolo e al metodo di "ricamo" del corpo: nell'opera Translate, sul corpo della donna sono tatuate lettere, come se la lingua facesse parte del nostro modo di apparire nel mondo.

Fino al 14 gennaio, si possono ammirare le statue lungo il perimetro delle mura, a Palazzo Bernardini, in piazza dell'Anfiteatro (la più caratteristica di Lucca), in piazza Guidiccioni e in piazza del Giglio.


Rimane poco tempo, invece, per visitare la mostra di Henri Cartier- Bresson. Le sue fotografie sono esposte al Lu.C.C.A. Center, il museo di arte contemporanea, proprio vicino alla pittoresca via dei Fossi, fino al 3 novembre. Il catalogo è vario: da opere più conosciute a storie di vita comune, da paesaggi di viaggio a reportage di momenti storici del Novecento. Il biglietto intero costa 9€, ma le possibilità di riduzione sono tante.

Il week end del 31 ottobre è in programma a Lucca il grande Festival Internazionale del FumettoLucca Comics and Games, che invaderà letteralmente le strade della città vecchia. Consiglio quindi a chi voglia visitare la mostra di Bresson in quei giorni di parcheggiare alla Porta Elisa o alla più lontana Porta San Jacopo, per evitare direttamente la ressa della manifestazione



giovedì 17 ottobre 2013

Villa Puccini: FAI Marathon a Pistoia

Ho deciso di partecipare alla FAI Marathon di domenica scorsa all'ultimo minuto. Come funziona? Non troppo diversamente dalle giornate di primavera del Fondo per l'Ambiente: si aprono al pubblico beni culturali con guide formate, che aiutano i fruitori a conoscere la storia del sito storico. La formula era leggermente modificata, poichè c'era una quota da pagare (variabile se si partecipava in maniera singola, a coppie o in famiglia) e i visitatori dovevano procedere lungo un percorso a tappe in maniera autonoma, armati di zainetto con depliant e gadget, consegnato al momento dell'iscrizione. Ad ogni sosta predefinita una guida aspettava gli ospiti per spiegare quello che stavano osservando.

Abbiamo scelto la Villa Puccini di Pistoia, di proprietà originaria del medico del Granduca di Toscana. La proprietà è circondata da un enorme giardino e si estendeva fino alle vicine colline, dove una torretta delimita la fine dei possedimenti del dottore. Nel XVIII secolo fu costruita la residenza, che però non abbiamo visitato per l'occasione. 


La maratona, o per meglio dire camminata, si svolgeva in giardino: il vecchio agrumeto di cui rimangono solo i resti; il tempio di Pitagora nel laghetto artificiale, la cui grotta faceva da studio al figlio di Puccini; la statua di Linneo e altre bizzarre costruzioni. Il parco è visitabile come giardino pubblico, ma una parte è proprietà di privati, la famiglia Bonacchi, che, per la giornata, ha aperto i cancelli dei loro spazi verdi. E'proprio in questa zona, che si trovano gli edifici più interessanti: il rifacimento di una vecchia chiesa e di un castello gotico e il Pantheon degli uomini illustri. Anche in questo caso, gli interni erano off limits, ma la loro architettura era davvero particolare.


Il pomeriggio con il FAI non ha goduto di un'organizzazione impeccabile, ma scoprire siti storici della propria terra, che vengono valorizzati e sostenuti grazie al Fondo Ambiente Italiano, è un dovere per "ricordarci di salvare l'Italia".

martedì 15 ottobre 2013

Bad Blumau: tra terme e arte in Austria

In questa giornata grigia, pensare alla cosa più colorata e allegra che ho visto durante le vacanze, non può che farmi sorridere. Rogner Bad Blumau è un complesso termale nel bel mezzo della campagna stiriana ed ha una particolarità non trascurabile: è stato progettato negli anni 90 da Friedensreich (letteralmente, Regno di pace)  Hundertwasser, l'ecoarchitetto austriaco per eccellenza, autore della palazzina policroma di Vienna. Non è un artista troppo conosciuto in Italia, ma entra nel cuore per il modo tutto personale che ha di concepire le sue opere. Entrare in un edificio, da lui realizzato, è come entrare nella sua testa: sarete proiettate in una visione degli spazi ancorata alla terra e al verde. Tante linee curve e irregolarità e tanto colore sono i suoi punti di forza. Inutile aggiungere che io lo adoro.

Ecco perchè per me, Bad Blumau era un sogno e non appena mi è capitata l'occasione ho prenotato la camera per una notte nella palazzina della Kunsthaus, che ricorda l'originale di Vienna. Lo ammetto, i prezzi non sono proprio economici, ma la tariffa include, oltre al pernottamento e alla colazione, un pasto e l'accesso alle terme per due intere giornate. Non mi sono pentita della spesa, anche perchè ho constatato che gli extra avevano prezzi più che accessibili: un tè è costato circa 2 €, ad esempio. Ho prenotato tramite Booking: dateci un'occhiata, magari trovate un'offertona!


Arrivati al cancello su cui sono appollaiati pappagalli colorati, si deve suonare un campanaccio per entrare nella proprietà e oltrepassato un breve vialetto, si arriva alla struttura. Alla reception, siamo stati accolti da una simpaticissima ragazzona bionda che, oltre ad offrirci due flute di brut, ci ha spiegato nei minimi particolari come funzionava la "casa". Due braccialetti ci avrebbero permesso di girare senza portafoglio e farci addebitare tutto sul conto della camera.



Ci siamo precipitati in camera, arredata in maniera molto semplice, ma nessun dettaglio era lasciato al caso. Anche qui una sorpresa di benvenuto: una bottiglia d'acqua e pane stiriano. A nostra disposizione, una borsa con teli e ciabatte da usare nella zona delle terme, alle quali si può accedere anche con pass giornalieri. Il bagno era davvero in stile Hundertwasser: colori e mosaici ovunque.

Ho apprezzato il suo stile percorrendo i lunghi e tortuosi corridoi per arrivare alla zona benessere: il pavimento era sconnesso per ricreare la sensazione di passeggiare su un prato e alle pareti alberi d'oro. Proseguendo si arriva allo shop, che vende prodotti che si trovano all'interno del Rogner (dai saponi ai condimenti, dai teli da bagno alle cartoline): poca scelta sui prodotti dedicati a Hundertwasser. Tornando indietro, si entra nella zona del centro benessere: spogliatoi con armadietti coloratissimi, docce dotate di sapone e specchiere con phon sono a disposizione per tutti gli ospiti. 


E poi... il paradiso: piscine di ogni forma, idromassaggi, vasca con le onde, tende che nascondono materassini, brandine ergonomiche... E questo era solo l'inizio! Nel piano inferiore una zona completamente dedicata a saune e bagno turco di tantissimi tipi, che si affacciano su un prato appartato riservato a chi vuole prendere il sole "al naturale". 


Risalendo, esistono vere e proprie saloni relax (come se a fare il bagno ci si stancasse.. ;) ) con libri e quotidiani da consultare, sdraio e amache, dondoli a più posti e gong: stanze davvero bellissime e curate. La zona di Vulkania è quella riservata alle sorgenti geotermiche: l'acqua è caldissima! Prima di entrare in piscina, consiglio di prendere un galleggiante a disposizione a bordo vasca, mettersi comodi e lasciarsi cullare dalle onde: non vi svelo la sorpresa.



Ci siamo goduti le piscine e le terme fino alle 23: illuminate dalla luna sono ancor più affascinanti. L'unica pausa che ci siamo concessi è stata per la cena al ristorante Regentag, chiamato come la barca-abitazione di Hundertwasser: "giorno di pioggia" La scelta del punto ristoro, tra le diverse opzioni, è caduta su questo perchè è a bordo piscina e mangiare osservando la cupola dorata al tramonto è stato davvero emozionante; ma soprattutto perchè qui è permesso mangiare in accappatoio. Le portate incluse nel prezzo sono 4 per persona, a scelta, e i menù sono davvero vari e includono prodotti biologici e locali (insignito da diversi premi del settore bio). La stessa cura per la qualità è riservata alla maestosa colazione: torte, succhi e acque di diversa tipologia, salumi, uova strapazzate, tè di ogni sorta e una quantità di cibi, che ormai non ricordo più!



E'possibile inoltre passeggiare nei perimetri della proprietà e far visita agli animali da fattoria. Non siamo riusciti a goderci la camminata, perchè abbiamo approfittato del centro benessere fino a quando era possibile e senza mai annoiarci. La sensazione è quella di essere in un posto intimo e raccolto, sebbene il Rogner Bad Blumau sia vastissimo. Il campo visivo nei vari settori è però limitato e tutto questo è molto riposante, per il corpo e per l'anima. La prima volta che mi sono riposata davvero: è stato proprio il mio Friedensreich!

Foto di F. Bartolini

lunedì 14 ottobre 2013

La Carraia: la gelateria migliore di Firenze

Proporre un post su una gelateria di autunno non è proprio una grande idea: con i primi freddi si ha più voglia di una cioccolata calda e fumante! Eppure, causa il mio mal di gola, mi è proprio venuta voglia di un gelato come si deve. Il collegamento mentale che mi ha fatto pensare a La Carraia è breve: secondo me, è la migliore gelateria di Firenze.

E vi spiego subito perchè:

  1. è economico, soprattutto se comparato alle vicine gelaterie nel centro di Firenze, che vendono coni microscopici a partire da 3 euro.
  2. il personale è sempre gentile e sorridente e questo mi fa sempre venire voglia di tornare in un posto. 
  3. il posto è speciale: il Ponte alla Carraia collega piazza Goldoni al quartiere di San Frediano. La zona, oltre a ricordarmi il periodo universitario e il libro di Vasco Pratolini che ho amato, è la più viva di Firenze, sia di giorno sia di notte.
  4. i gusti sono tanti: dai più classici alle specialità, come il "marmo di Carraia", l'ultimo che ho provato.
  5. qui il gelato l'è proprio bono!




Piazza Nazario Sauro 111, Firenze

Dando un'occhiata al sito ho visto che esiste anche un secondo punto vendita, che è più centrale ma non ho mai provato
via de'Benci 24r, Firenze


giovedì 10 ottobre 2013

Bassano, mon amour

Non credevo che Bassano del Grappa mi potesse piacere così tanto, lo avevo sentito nominare solo per associarlo a una periferia media, senza alcun interesse turistico. La sosta nella cittadina, vicina al Monte Grappa, non mi entusiasmava affatto. E come capita quando si hanno poche aspettative, le sorprese sono state tante...

Siamo arrivati di venerdì sera e abbiamo cenato alla storica Birreria Ottone, proprio nel centro città, su consiglio del gestore del b&b Crocerone, dove alloggiavamo. L'ambiente di altri tempi era abbastanza ricercato e anche i prezzi non erano proprio bassi, ma polenta e baccalà erano fantastici e il servizio molto cordiale. 

Ci siamo poi goduti una passeggiata in notturna. I localini aperti erano tanti e affollati, ma erano anche molte le famiglie che camminava tranquille per le viuzze strette che si allargavano in piazze contornate da palazzi in stile veneziano. Tanti i negozietti di artigianato locale, soprattutto nelle vicinanze del Ponte Vecchio, detto degli Alpini, meta turistica della cittadina.


La costruzione in legno risale a un antico progetto del Palladio, poi realizzato dagli alpini, appunto. E'molto suggestivo, soprattutto di notte e ci sono indicazioni per specifici punti panoramici per fotografarlo al meglio. C'è anche un Museo a tema, ma non abbiamo avuto tempo di visitarlo, e una statua, il Bacio, dedicata agli eroi locali.



Siamo tornati in centro anche il mattino successivo, senza sapere che il sabato è giornata di mercato, un mercato gigante, che occupa diverse piazze della cittadina. Il 2013 è anche l'anno della Biennale della Fotografia e le opere esposte sono visitabili in diversi luoghi fino al 10 novembre, mentre al Museo Civico l'esposizione si prolunga fino al 19 gennaio 2014.

In tarda mattinata ci siamo concessi un aperitivo da Nardini Basso, proprio sul Ponte Vecchio. Il negozio della famosa distilleria di grappa, aperto fino a tarda sera, era stracolmo di gente e sebbene l'aperitivo tradizionale sarebbe il "mezzo e mezzo", non abbiamo potuto resistere a una "degustazione" di grappa di qualità.


Non avete voglia di alcoolici? No problem, vi racconto di più su Vicolo Gamba, una libreria caffè, in cui gustarsi un tè aromatizzato in tranquillità in un apposito post.

Birreria Ottone
via Matteotti 50, Bassano del Grappa (VI)
0424 522206

Nardini Basso
Ponte Vecchio 2, Bassano del Grappa (VI)


Foto 1,2,3 di F. Bartolini

mercoledì 9 ottobre 2013

Vicolo Gamba: libreria caffè a Bassano del Grappa

Ok, ho un debole per le librerie caffè, lo ammetto, ma questa che vi sto per consigliare è davvero davvero davvero un posticino carino. Nel centro di Bassano del Grappa, a due passi dal Ponte degli Alpini, il Vicolo Gamba colpisce per la sua luminosità: ampie vetrini, libri disposti lungo le pareti, tavoli comode e arredi chiari resi scintillanti dalle lampade a led.


Ci siamo seduti nella sala più grande e abbiamo consultato il menù, che mostrava una buona offerta di bevande e di pietanze, tutte a prezzi molto onesti. Oltre alla lista, anche una raccomandazione: sei in una libreria, ricordalo! 


Abbiamo optato per due tisane, servite da una cameriera gentilissima e solare. Nota di riguardo per il sottobicchiere ricicloso (idea da copiare): un semplice rettangolino ricavato dalla pagina di una vecchia rivista. Chic e elegante!

Altri punti a favore del Vicolo Gamba: la musichetta jazz di sottofondo e un calendario ricco di eventi.

Purtroppo, presa dall'euforia, ho curiosato solo nello scaffale vicino al tavolo in cui eravamo seduti: tanti libri di pedagogia...allora, questo posto era proprio destinato ad entrarmi nel cuore!

vicolo Gamba 5, Bassano del Grappa (VI)



Monte Grappa, camminare nelle trincee della Prima Guerra Mondiale

Il veneto Monte Grappa offre ai turisti della zona un'occasione unica: quella di godersi una giornata immersi nel verde, vivendo la storia di Italia in luoghi non troppo modificati nel vento. Il luogo infatti non è troppo assalito dai visitatori: la guerra non rappresenta un'attrattiva e il primo conflitto mondiale è una vergogna italiana, di cui le nuove generazione sanno poco o nulla.

Si studiano però Ungaretti, le trincee, la disfatta di Caporetto. E proprio dopo la famosa sconfitta che i combattimenti si spostano sul Monte Grappa. Lo abbiamo visitato in un freddo pomeriggio autunnale, percorrendone solo un breve tratto, molto in macchina e poco a piedi.



In realtà le opportunità di pianificare percorsi trekking, alpinismo e arrampicate sono molteplici e il sito Magico Veneto fornisce molte informazioni sulle malghe, sulle difficoltà dei settori montani e sulla storia del massiccio.

Risalendo da Romano d'Ezzelino abbiamo raggiunto la cima in un suggestivo paesaggio roccioso, cosparso di grotte nascoste, scavate dai soldati come nascondiglio, e siamo poi discesi verso Borso del Grappa. Più si sale e più aumentano i punti di interesse: panoramiche, monumenti commemorativi, inizi di percorsi a piedi che portano alle vecchie trincee, rifugi e un museo sulla Grande Guerra.


Siamo arrivati sulla cima alle 16 passate e abbiamo fatto in tempo a fare un giro della Galleria Vittorio Emanuele, posta proprio vicino alla Caserma Milano. Il soldato, incaricato di chiuderla al pubblico, ci ha gentilmente guidato per un veloce tour nel chilometro e mezzo di umidi cunicoli, che un tempo avevano funzioni diversificate. Era sede, ad esempio, del primo Sacrario, trasferito poi all'esterno e reso monumentale durante il regime fascista. La grotta proseguirebbe per altrettanti chilometri, ma la nostra "guida" ci ha spiegato che diversi corridoi hanno ceduto e hanno reso inagibile l'altra ala della Galleria.

Una volta usciti, ci siamo diretti a piedi verso il vicino Sacrario. La fitta nebbia, il freddo pungente e il silenzio assoluto hanno reso la nostra visita ancor più suggestiva. Nomi e nomi si susseguono in quel cimitero maestoso, fino ad arrivare a lapidi ignote... tante... troppe...


Difficile capire il senso di quella guerra, ora. Difficile capire i sentimenti di un ragazzino, abituato al caldo del Sud e scaraventato in cima a quel monte gelido. E le parole di Ungaretti risuonano in testa

Si sta come 
d'autunno
sugli alberi
le foglie 

Soldati. 



Foto di F. Bartolini