martedì 25 agosto 2015

Rimini Dog Friendly

Portarsi il cane in vacanza è ormai diventata una consuetudine e il cartello "tu non puoi entrare" affisso sulle vetrine di ristoranti e negozi sta lasciando sempre più il posto a segnali in cui si dà il benvenuto agli amici pelosetti.

Questo era il mio primo vero anno in vacanza con il cane. Negli anni passati, con il mio beagle Leo affittavamo appartamenti in Versilia, senza però portarlo sulla spiaggia. Invece con Gibba, un bellissimo corso di quattro anni, ci siamo spaparanzati al sole nella località balneare più famosa d'Italia, Rimini

Proprio qui infatti è nato il primo bagno per cani in Italia. Rimini Dog No problem, al bagnino 82, non solo accoglie gli animali, ma offre loro spazi ad hoc, assicurando anche ai padroni una vacanza all'insegna del relax.

Troverete un'area sgambatoio attrezzata e aperta a tutti, dove due volte al giorno potete consultare un'esperta comportamentista per cani; ci sono docce attrezzate per lavarli e rinfrescarli; al vostro arrivo vi saranno consegnate una ciotola e un annaffiatoio da portare all'ombrellone per assicurare sempre acqua fresca al vostro quattrozampe.

C'è inoltre la possibilità di poter prenotare uno spazio recintato con brandine e ombrellone, dove il vostro cane potrà stare libero, senza la preoccupazione del guinzaglio. Abbiamo scelto questa opzione e ci siamo trovati benissimo, socializzando con il "vicinato": i cani dopo pochi giorni si riconoscevano annusandosi attraverso le cannicce che ci separavano. Attenzione ai bagni in mare però: il rischio di multe è davvero molto alto, anche negli orari indicati come meno sorvegliati.



I prezzi sono onesti e la convenzione con gli alberghi dog friendly assicura uno sconto. Per una settimana abbiamo speso 175€

Abbiamo scelto uno degli hotel convenzionati, il Diamond, un tre stelle a pochi passi dalla spiaggia, e ci siamo trovati benissimo. I gestori sono stati amichevoli e disponibili e al posto della matrimoniale standard che ci avevano promesso, ci hanno riservato una stanza con un bel balcone proprio per Gibba. La camera era molto spartana ma allo stesso tempo comoda.

Il prezzo è stato di 44€ al giorno, a persona, per la mezza pensione. I cani non sono ammessi nella sala da pranzo, che si trova nel vicinissimo hotel Derby, ma per noi non è stato un problema. La scelta dei piatti era molto varia, un buffet di verdure assicurava un contorno ricco e tutto quello che abbiamo ordinato era all'altezza di un ristorante, dal pesce ai dessert.

Anche la colazione non ci ha deluso e abbiamo usufruito anche della piscina. Dimenticavo...il parcheggio è gratuito: nel garage dell'albergo per chi non vuole spostare la macchina, a dieci minuti a piedi per chi invece preferisce avere la libertà di prenderla anche durante il soggiorno. Tenetene di conto: parcheggiare non è facile e economico in zona.

Insomma, il Diamond è un albergo che consiglierei, soprattutto per l'atmosfera familiare che vi si respira. I proprietari con la loro cagnetta Mela, i loro bimbi, la signora Mirka, la portiera di notte che ci ha fatto conoscere i bomboloni dello Gnam Gnam e ha passato con noi ore a chiacchierare e a ridere fino alla mattina: il Diamond è un albergo gestito col cuore.

E per il mangiare? Nota dolente per i dintorni di Bellariva: abbiamo trovato tutti ristoranti spennaturisti dalla qualità mediocre. Uniche eccezioni sono la piadineria della Lella e il ristorante di pesce Da Lele. Tutti e due però sono spesso molto affollati e poco adatti ai cani.

Se non avete problemi a prendere la macchina, vi consiglio la piadineria Le Fontanelle: è immersa nel verde e i tavoli sono molto distanziati. Gibba ha goduto del fresco della collina, mentre noi ci gustavamo la nostra piada sfogliata in piena tranquillità.

Sempre con la macchina, abbiamo fatto un'escursione notturna al Castello di Montebello, che si dice abitato dal fantasma di Azzurrina, una bambina albina misteriosamente scomparsa nei sotterranei della fortezza. La visita è durata un'ora e se nel pomeriggio la guida vi illustrerà la storia della rocca, in orario serale è il risvolto esoterico ad essere messo in primo piano.

Ci aspettavamo una spiegazione da "Mistero", ma il ragazzo che ha accompagnato il nostro gruppo è stato molto competente e non è mai scaduto nel banale. Gibba ci ha accompagnato in tutte le stanze e non si è scoraggiato neanche di fronte a scalinate ripide. La sua proverbiale flemma non lo ha abbandonato: di sicuro non ha percepito niente di sovrannaturale e alla fine, si è meritato i complimenti e le coccole dello staff.