martedì 14 ottobre 2014

Mangiare il pesce imparando a cucinarlo da Eataly a Firenze

Lo so, non si tratta di un viaggio e a dirla tutta non si tratta nemmeno di un ristorante. Ma cosa ha di speciale questo corso di cucina organizzato da Eataly a Firenze per meritare una mia recensione? Mi ha colpito: condizione semplice ma sufficiente, considerando anche il fatto che non sono nemmeno la regina del blogging.

Azzurro come il pesce era il titolo, che presagiva quello di cui la serata, condotta dallo chef Claudio Nardello, avrebbe trattato. Voi lo sapete cucinare il pesce azzurro, quello più economico per intenderci? Confesso che mi sono ferita anche ad aprire una scatoletta di tonno, quindi potete intuire che non ne ho la minima idea.

Questo mi ha spinto ad iscrivermi. Volevo imparare per riuscire a mangiare quello che tanto mi piace, con qualche ricetta nuova, senza spendere una cifra esorbitante..se non per l'iscrizione al corso, che non era proprio low cost: 65€. Devo dire però che se si ripensa a posteriori che alla fine si è pagato una cena di pesce, uno show cooking in un'ambientazione elegante e la dispensa, alla fine si possono considerare un investimento per il futuro.

Lo chef infatti ci ha mostrato per filo e per segno i procedimenti per preparare, cuocere e disporre sui vassoi i cinque piatti della serata, tutti insoliti e davvero saporiti. Ci ha innanzitutto consegnato una dispensa, sulla quale le ricette erano spiegate per filo e per segno, che nemmeno un tutorial di Giallo Zafferano.. ;)


Ci ha poi mostrato come si sfiletta lo sgombro e poi la palamita, ottima alternativa al tonno del Mediterraneo, ormai in via d'estinzione. Ha poi cominciato con alici a beccafico con misticanza di campo e tortino di alici con misticanza mediterranea, due ottimi antipasti.

Ha proseguito con gli involitini di pesce spatola, i filetti di sgombro con spinacino novello e la tagliata di tonno alletterato, il mio piatto preferito della cena. Non lasciatevi ingannare dalle nomenclature chic: le ricette sono facili e veloci da preparare ed anche molto gustose.

Oltre a distribuirci i piattini per la cena, allestiva i vassoi per farceli fotografare e una volta a casa, copiare idee per renderli più belli da vedere. A fine serata ero davvero sazia e devo dire che non ho perso una parola dello chef, sebbene il corso durasse circa 3 ore.


Non ho parlato ancora della location: a fianco del negozio, si sale la scalinata di un palazzo storico e si arriva ad un appartamento affrescato. In una stanza, una cucina a vista con bancone per gli allievi ci aspettava.

Nei prossimi mesi, verranno organizzati altri corsi tematici, tra cui anche quello del baccalà condotto ancora da Nardello: sul sito tutte le info. E'un modo per passare una serata diversa, imparando anche qualcosa. Ora vi chiederete se ho provato a fare qualche ricetta a casa e purtroppo vi devo dire che ancora non ho replicato niente...ma questa volta posso evitare la scatoletta di tonno e le mie dita saranno salve.


Vorrei aggiungere che non sono una sostenitrice di Eataly: non fremevo dalla voglia che aprisse a Firenze. Ha un senso all'estero, ma nella patria del buon cibo mi sembra un po'una presa in giro. Avevo provato a prenderci un gelato, ma non mi era piaciuto. Quello che devo riconoscere è che si vendono prodotti di qualità, a volte a prezzi anche inferiori dei supermercati tradizionali. Le recenti polemiche sullo sfruttamento dei contratti di lavoro non hanno fatto che confermarmi le idee che avevo su questa catena.

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