martedì 26 agosto 2014

Umbria: itinerario tra borghi storici e buona cucina

Le giornate passate in Umbria non sono state molto rilassanti per me: troppe cose da vedere, troppe strade da percorrere, troppe persone con cui parlare. E'una regione compatta e ricca e i suoi innumerevoli borghi sono davvero dei posti senza tempo, in cui assaporare il piacere del silenzio.

Ne abbiamo visti davvero tanti, ma nell'itinerario che vi proporrò troverete quelli che ho preferito, attraversando la parte orientale e meridionale dell'Umbria. Noi siamo arrivati dalle Marche e la prima sosta è stata a Cantiano, poco prima della Gola del Furlo, che vi consiglio per la bellezza naturalistica.

Anche questo è un piccolo borgo, a prima vista meno affascinante di quelli che abbiamo trovato, una volta varcato il confine regionale, ma una vale una breve fermata. Ci siamo arrampicati sulla ripida e veloce salita fino alla rocca, che purtroppo era un vero e proprio rudere: bello il panorama, ma non è valsa la fatica sotto il sole d'agosto.


E'però il paese delle amarene, che già nei primi anni del Novecento erano le preferite dal Re d'Italia. Nel periodo postbellico inoltre, furono riconosciute ai frutti di Cantiano proprietà antinfiammatorie potentissime. Ancora oggi, vengono vendute nel bar della piazza centrale, insieme al prelibato vino di visciole.

Arrivati in Umbria, la prima tappa è stata Gualdo Tadino, di cui ho apprezzato l'acqua freddissima delle fonti: per questo on the road, ho beccato la giornata più calda della stagione ;). Non per niente è la patria della Rocchetta e nel centro troverete diverse fontanelle antiche, da cui sgorga l'acqua preferita delle Miss.


Abbiamo lasciato la macchina al parcheggio dell'ascensore, che ci ha portati di fronte al Museo dell'Emigrante, dal quale abbiamo proseguito e siamo arrivati alla piazza principale. Un giro per le vie del borgo, animato quel giorno da un mercato di prodotti di ogni genere, vi mostrerà tutto quello che nell'immaginario comune è Umbria.

Vicoli stretti, fiori alle finestre, ceramiche decorate, l'altra eccellenza della cittadina: vasi e piastrelle che raccontano episodi storici e scene di vita quotidiana. Siamo riusciti a dare uno sguardo alla 3° Mostra Internazionale dell'Arte Naif, allestita in un'antica chiesa: per una che ama il colore come me, è stata una vera gioia passeggiare tra quei quadri.


Vicino a Gualdo Tadino, si trova Trevi, un borgo arroccato e bellissimo. Ogni finestra meriterebbe una foto, ogni palazzo una fermata. Qui ho davvero assaporato il silenzio, di cui prima parlavo. Pochi, pochissimi turisti e pochi i negozi aperti.

Mi sono goduta una passeggiata nelle stradine antiche, curiosando nelle buie chiese. La prelibatezza del posto è l'olio, che addirittura viene considerato dagli esperti uno dei migliori al mondo, ma non ho avuto la fortuna di provarlo. 

Abbiamo poi proseguito fino alla località del nostro alloggio, Collescipoli, distante più di un'ora da Trevi, poichè si trova poco sotto Terni. Il borgo è stata una vera propria sorpresa: non lo aveva segnalato la nostra Lonely Planet ma ci è venuta la curiosità di visitarlo e...abbiamo fatto bene!


Innanzitutto è vivissimo d'estate, grazie a due manifestazioni, Jazzit e il Festival Hermans, che si teneva proprio nei giorni del nostro soggiorno. Quest'ultimo prende il nome da un prezioso organo conservato in una delle chiese, di solito chiuse del paese, ed è una manifestazione legata alla mondo artistico internazionale, che organizza concerti durante tutto l'anno.

Passeggiare per le strade e sentirne la musica è stato davvero emozionante e siamo stati molto fortunati a trovare un portone aperto: l'interno della chiesa era un tripudio di decori!! I segnali stradali poi sono stati rinnovati negli ultimi anni e decorati dall'artista Clet che ha dato sfogo alla sua fantasia: il contrasto tra il contemporaneo sovversivo e il tradizionale è davvero azzeccato.


Eccoci arrivati all'ultima tappa dell'itinerario, a pochi minuti da Collescipoli: Stroncone. Anche questo è un borgo storico sulla Via Francigena, racchiuso da antiche mura, in cui si respira un'atmosfera lontana. Qui ci siamo concessi una bella sosta al ristorante La Mola.


Non lasciatevi ingannare dagli arredi elegantissimi: il ristorante propone menù convenienti, con specialità umbre e pasta fatta a mano. La proprietaria ci ha invitati a visitare la grotta sottostante, utilizzato una volta per la conservazione dei beni alimentari. 

Un ottimo posto per cene romantiche e prenotando con anticipo, si possono organizzare cene a tema nel privè, il Grottino dei desideri. Vicinissimo a Terni, la città di San Valentino, è un posto da ricordare per ogni coppia innamorata. 


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