mercoledì 29 maggio 2013

Castellaccio: itinerario naturalistico a San Marino

San Marino mette a disposizione diverse opportunità per percorrere itinerari naturalistici di vario livello in tutto il territorio della Repubblica. Il sentiero del Castellaccio si inerpica sul pendio di Monte Seghizzo fino ad arrivare ai ruderi di una vecchia fortificazione medievale.


La ripida via e l'abbondante vegetazione permettono di camminare all'interno di una natura violata soltanto da scalini in legno costruiti per facilitare la risalita. Con una piccola deviazione si può vedere anche la piccola Cascata della Genga e proseguendo nel percorso, si raggiungono terrazze panoramiche, che nelle giornate limpide offrono una meravigliosa veduta sulla Valmarecchia.


Arrivati al sito archeologico si possono leggere informazioni sui pannelli esplicativi, per poi compiere la strada a ritroso fino al punto di partenza.

Ci vogliono circa 2 ore per realizzare tutto l'itinerario di 2,3 km. La difficoltà della salita è compensata dalle scalinate, che sono pur sempre ripide e faticose. Un altro punto debole sono stati i segnali all'inizio del percorso: poco visibili e in alcuni casi, degradati dal tempo. 


Si può parcheggiare la macchina all'inizio del percorso, dove la strada di Fiorentino scende verso Chiesanuova: non lasciatevi intimorire dalla discarica a cielo aperto, proprio dietro al cartello che indica il percorso naturalistico. Bisognerebbe valorizzare questi interessanti sentieri del territorio della Repubblica di San Marino, sconosciuti molti ma ricchi di fascino, per valorizzare un turismo alternativo che naturalmente attirerebbe gli amanti della natura. 

Segnalo intanto il sito del Centro Naturalistico, dal quale potete scaricare informazioni su questo e altri percorsi. 





Comprare prodotti tipici in Maremma a La Parrina

Prima di lasciare la Maremma, di domenica mattina, ci è venuta voglia di comprare un po'dei gustosissimi prodotti tipici di quella terra e visto che soggiornavamo ad Orbetello, ci è stata consigliata la Tenuta La Parrina.

Abbiamo fatto una sosta veloce in questa Antica Fattoria ricca di fascino e il negozietto era stracolmo di prodotti della terra e coltivati nella tenuta stessa: da formaggi a salumi, da verdure a conserve. Insomma ce n'era per tutti i gusti con la possibilità di degustare vini e olio in loco. 



I prezzi non sono affatto modesti, ma la qualità dei prodotti molto alta: numerosi certificati appesi alle pareti mostrano vittorie in gare di gusto e attestati di produzione bio. Inoltre c'erano anche parecchie offerte.

Proseguendo in macchina abbiamo visto una grande zona visitabile riservata agli animali della fattoria e punti ristoro dove fare pic nic. Un vero e proprio ristorante e l'elegante entrata al meraviglioso hotel immerso nel verde.



Un posto di altri tempi, dove storia e tradizione si mescolano con eleganza.

Antica Fattoria La Parrina
bivio via Aurelia km 146
loc. La Parrin, Albinia (GR)

0564 862626

Le Fontanelle: la vera piadina romagnola

E'da tanti anni che ogni estate, torno alla Piadineria Le Fontanelle di Covignano (Rimini) per farmi una vera scorpacciata di piada vera, tradizionale e ben farcita. Nulla a che vedere con i locali del lungomare romagnolo, Le Fontanelle si trova sulle colline riminesi e nei mesi più caldi è anche un buon posto per avere un po'di tregua dall'afa: l'apertura è stagionale.

Appena si arriva un ampio parcheggio ci accoglie in uno spazio verde e salendo le scale, si arriva al locale che altro non è che una grande terrazza con tavolacci e panche da esterno. Al centro una fontanella, appunto. Un bar, a cui rivolgersi per prendere da bere e una piccola stanzetta, dove ordinare le piade. 

Il menù è molto ampio e sarebbero tutte da provare, comprese le dolci, ma quella che preferisco in assoluto è la sfogliata con formaggio e verdure gratinati: se non la si è mai mangiata, non si può dire di aver assaggiato la vera piadina romagnola.


L'apparecchiatura è molto easy: cestini di plastica e tovaglioli di carta. Se si vogliono le posate (ma non sono affatto necessarie), da quest'anno costano 10 centesimi.

Il posto è perfetto per chi ha bambini o per le grandi tavolate: poca spesa e divertimento assicurato. Un giardinetto con qualche animalino della fattoria, dietro al parcheggio, intrattiene i più piccoli e i più curiosi. Consiglio comunque di non andare in tarda serata, perchè l'attesa è sempre abbastanza lunga...ma ne vale la pena!

Portatevi poi un maglioncino: anche nelle sere d'estate tira sempre un'arietta fresca.

Quest'anno ho avuto la fortuna di mangiare a Le Fontanelle la sera del mio compleanno. Mai spente le candeline su una piada salsiccia e cipolla!!



Piadineria Le Fontanelle
via del Castellaccio 6/b Rimini
05411901009

giovedì 23 maggio 2013

Giardini a Firenze: Boboli e Bardini

I giardini di Firenze sono tantissimi e ognuno ha delle proprie particolarità che lo rende unico nel suo genere: per la sua storia, per la sua collocazione, per la sua architettura, per le sue statue. Il più famoso di tutti è senza dubbio il Giardino di Boboli, retrostante Palazzo Pitti, magnifica residenza dei granduchi di Toscana per secoli.


Furono i Medici a renderlo un esempio di giardino all'italiana copiato in tutto il mondo e le sue grotte e le sue fontane lo arricchiscono rendendolo affascinante nella sua abbondanza, nella sua grandezza. Meta di svago per tutti i fiorentini, specialmente per i ragazzi che "fanno forca", bigiano da scuola.


Il biglietto di ingresso è infatti gratuito per i minori di 18 ed è comunque ridotto per gli studenti muniti di certificazione apposita. L'intero costerebbe 7 €, ma aggiungendo 3€ si può acquistare un ticket combinato che apre le porte al Museo delle Porcellane, degli Argenti e del Costume, nonchè al Giardino di Villa Bardini.


Un altro meraviglioso spazio verde fiorentino, da cui si gode una vista mozzafiato sulla città. Tra Costa San Giorgio e San Niccolò, il giardino ha avuto una storia travagliata di frazionamenti e passaggi tra diverse famiglie facoltose, fino a arrivare al Novecento, quando Stefano Bardini decise di riqualificare la zona riassemblando i frazionamenti, aggiungendo materiali, costruendo camminamenti.



Anche per gli edifici è stato necessario un minuzioso restauro ed oggi la Villa è spesso sede di interessanti mostre d'arte e il Ristorante sulla Terrazza organizza particolari serate con musica jazz, matinèe musicali o degustazioni enogastronomiche.

 


Per questa primavera sono stati organizzati degli aperitivi in musica: martedì musicali ambientati nella splendida cornice di un punto nascosto di Firenze.

Giardino di Boboli
Piazza Pitti, Firenze

Giardino di Villa Bardini
Costa San Giorgio 2- via de' Bardi, Firenze




mercoledì 22 maggio 2013

Festa medievale a Malmantile

Malmantile è un paesino in provincia di Firenze, tra Lastra a Signa e Montespertoli, che ogni anno organizza una Festa Medioevale all'interno delle mura del centro storico.

Gli appuntamenti sono tanti e quest'anno il tradizionale week end raddoppia: non più solo un fine settimana riservato alla manifestazione, ma sia il 31 maggio, 1 e 2 giungno sia il 7 e 8 giugno le vie di Malmantile saranno invase da soldati in armature e signore in abiti d'epoca.


Oltre alla musica, agli sbandieratori, agli antichi artigiani che lavorano per le strade del borgo, un ampio punto ristoro offre ai visitatori buon vino e piatti tipici toscani a buon prezzo.Si avvicendano spettacoli di falconeria e giocoleria e nel giorno di chiusura è previsto anche un corteo storico.


Rispetto alle altre feste medioevali di zona conserva uno spirito più verace e meno costruito: la consiglio davvero a chi ama immergersi per una serata in atmosfere di altri tempi. L'ingresso è a libera offerta e tutti gli incassi sono devoluti alla Misericordia. Bus navetta collegano i parcheggi alla porta della città.


lunedì 20 maggio 2013

Santarcangelo by night

Non bestemmio se dico che Rimini non è più il centro della movida romagnola: piccoli centri stanno diventando più interessanti per la gente della notte e uno di questi posti è sicuramente Santarcangelo di Romagna, una cittadina viva e con un calendario ricco di feste e fiere ormai tradizionali.

Nel centro storico sono tante le osterie e i locali che rimangono aperti fino a tardi e offrono quello che in altri posti non si trova più: la tranquillità. Certo, a volte non è facile trovare un posto a sedere, ma anche di inverno i muriccioli sono occupati da combriccole che hanno voglia di chiacchierare e passare così la serata con in mano un bel bicchiere di Sangiovese.

Un'altra particolarità dei locali di non poco conto: è la qualità. Sono tutti arredati con cura ed originalità e i menù sono tutti scelti ad hoc e con attenzione al territorio.

Un esempio ne è la bella lampada fotografata Da Oreste, un bel posto dalle luci soffuse, pieno di dischi, bottiglie e... libri. Consiglio di andarci in prima serata se vi volete sedere, perchè è davvero sempre molto pieno. Adatto anche per uscite a due: il "vedo-non-vedo" potrebbe arricchire di romanticismo la vostra uscita o mascherare quel che non volete mostrare.


Uno dei mie preferiti è l'Ottavino: offrono un cestino di noccioline insieme al drink! ;) Alle pareti i quadri cambiano spesso e anche qui l'originalità è di casa. Comodissimo anche il bancone per bevute veloci e buono anche il mangiare... non per niente è un' "osteria quotidiana".


Altro ambiente particolare è La Sangiovesa, osteria tradizionale di Santarcangelo, tutta romagnola: dalla cantina ai piatti tradizionali con atmosfere popolari. Quadri di Tonino Guerra appesi alle pareti, prodotti locali in vendita e camerieri vestiti con abiti folkloristici.

Da poco ho scoperto il Borgo Est, Caffèosteria nella parte bassa della città. E'piccolino ed è più stiloso rispetto agli altri. Nella serata in cui ci sono capitata era stato allestito un dj set con videoproiettore. Molto buoni e abbondanti i cocktail.


Sono lunghe le notti di Santarcangelo e allora lancio uno sfida: chi riesce a provarli tutti in una notte?!


via Pio Massani 14, Santarcangelo

via del Platano 27, Santarcangelo

Santarcangelo


















lunedì 13 maggio 2013

Cervia by bike

Cervia non è solo l'ennesima località turistica del litorale romagnolo, ha in realtà un territorio che offre molte possibilità di escursioni. In una domenica di primavera, abbiamo percorso in bicicletta l'itinerario che dal porto canale, attraversa il centro città e arriva alle saline.

Attorno al porto si svolge gran parte della movida della città, la cui piazza principale, elegante e spaziosa, è davvero a due passi da qui. E' il posto perfetto se avete voglia di fare un pasto di pesce: dal porto alla pentola. I numerosissimi ristoranti offrono menù piuttosto simili e prezzi analoghi, mentre consiglio un localino per aperitivo che mi è piaciuto davvero molto, il Tamarindo. Tanti quadri colorati vi accolgono in questo bar vicino al Museo del Sale e sorseggiando ottimi cocktail, vi potete servire al buffet, allestito su un vecchio pianoforte.

Anche il Museo del Sale merita una visita, anche solo perchè è davvero un antico Magazzino, dagli altissimi soffitti e dalle sale enormi. Oltre a raccontare la storia della città, descrive anche il processo di raccolta e trasporto sulla burchiella. Con un contributo volontario, si può prendere un sacchettino di sale di Cervia, rinomato in tutta Italia.
Il giro prosegue attraversando le vie centrali, per poi superare la tangenziale e ritrovarsi al Parco delle Saline di Cervia.



Stazione del Parco Regionale del Delta del Po, è considerato uno dei maggiori siti di interesse faunistico, per l'elevato numero di specie, anche rare, che vi abitano. Cavalieri d'Italia, fenicotteri, avocette: è il paradiso per i birdwatcher.


Le possibilità di visita sono tantissime e diversificate. Per ora mi sono accontentata di godermi il meraviglioso tramonto sulle saline...



Il sito delle saline di Cervia vi illustrerà dettagli e info più precise

via N. Sauro 11, Cervia
392 2398203



mercoledì 8 maggio 2013

Il parco termale di Lazise

E'proprio questo il mese in cui non fa ancora troppo caldo per andare al mare, ma la voglia di relax inizia a farsi sentire forte. Andare a rilassarsi alle terme è sempre una valida alternativa, ma nessuno ha voglia di spendere cifre astronomiche per rinchiudersi in centri benessere talvolta esageratamente chic.

Il Parco Termale del Garda risponde invece a diverse esigenze. Innanzitutto è un vero e proprio spazio verde con laghetti e grotte termali, nei quali grandi e piccini possono divertirsi e nei prati adiacenti fare pic nic. Il venerdì e il sabato è aperto fino alle 2 di notte, permettendo piacevoli serate per coppie che hanno voglia di passare una serata romantica diversa dal solito. E'un posto davvero magico: si respira un'atmosfera del passato e fare il bagno al caldo osservando gli alberi sopra le nostre teste rilassa davvero tanto.


I prezzi dei biglietti sono poi accessibili: 22 € per gli adulti, 16 € i ridotti (la riduzione viene applicata a tutti se si entra di pomeriggio o di sera), gratis per i bimbi sotto i 12 anni.

Il parco è dotato di self service e ristorante, per chi non avesse voglia di portarsi il pasto da casa.

Gli spogliatoi, se pure molto affollati, sono molto comodi e permettono di farsi una doccia e di lasciare in cassette di sicurezza gli oggetti di valore.


E'possibile anche soggiornare nella Villa dei Cedri, interna al Parco, ma ovviamente i costi del soggiorno salgono. Nelle vicinanze esistono aree organizzate per i camper e il paesino di Colà Lazise è ricco di bed and breakfast e alberghetti.


E'inoltre molto carino da visitare, con le sue mura e le sue stradine ben conservate. Si affaccia proprio sul lago di Garda e le sue rive sono ricche di cigni.


Non escludete la ricerca di un alloggio nella vicina Valpolicella o a Verona, che dista una ventina di chilometri dal Parco Termale. Queste zone richiamo turisti di qualsiasi genere: gli amanti della bicicletta per le colline della Valpolicella, gli estimatori di vini per l'ottimo Amarone, gli appassionati di storia e letteratura per le affascinanti ricchezze veronesi e infine coloro che sono interessati ai divertimenti dei parchi a tema, come Gardaland o Movieland.


In questo modo si potrebbero alternare "stili di vacanza", pianificando il nostro break nelle terre venete secondo i nostri gusti.


via Madonna 23 Colà (VR)

domenica 5 maggio 2013

Maremma che costa!

La Maremma è famosa per i suoi paesaggi campagnoli e paludosi, ma il mare che si estende lungo il suo litorale non ha niente da invidiare a località più famoso. La formula è semplice: mare cristallino e paesaggi selvaggi. Spesso per arrivare in spiaggia, si devono attraversare pinete e i centri storici più importanti sono tutti arroccati su alture, distanziate dai punti di interesse del turismo estivo.Il fascino di questi paesaggi è godibile anche in bassa stagione, quando è possibile girare le strette viuzze in tranquillità, senza rimanere intrappolati nel traffico usuale dei week end da bollino nero dei mesi caldi.

Il nostro itinerario parte da Castiglion della Pescaia, vicinissima a Grosseto. La strada per arrivarci è tortuoso e circondata da paesaggi da cartolina: campi coltivati, vialoni di cipressi e ville da sogno. Il paesino è raccolto intorno al forte, raggiungibile con una breve salita. 


Da basso, nel piccolo centro, alimentari di prodotti tipici, baretti, gelaterie e ristoranti si susseguono con ordine e eleganza. Dall'alto, una splendida vista del mare e delle zone circostanti completa la bellezza degli stretti vicoli in pietra e dei giardini privati ben curati.


Foto di Francesco Bartolini

E'da qui che Ambrogio Fogar è partito e arrivato quando ha realizzato l'impresa di girare l'intero globo terrestre. Una targa commemorativa è visibile al molo, dove oltre ai tanti pescatori, si incontrano famiglie a passeggio e coppiette intente a consumare un pasto veloce comperato in uno dei tanti salumieri in zona.


Dirigendosi verso sud, oltrepassando l'area protetta del Parco Naturale della Maremma arriviamo dopo poco meno di un'ora a Talamone, adagiata proprio sulla punta che termina il Parco Naturale dell'Uccellina.

 

La cittadina, arroccata attorno al nucleo storico della quattro torri, vicino al Bello delle Donne, unico bagno della zona, non offre tantissime opportunità di ristoro. Abbiamo così optato per il Bar Centrale, nella piazza principale appunto, dove siamo stati serviti con un ottimo piatto di crostini misti e la buona birra Maremmana, a un tavolo costruito attorno a una vecchie di vino.


Siamo saliti fino alle torri per poi ridiscendere e dirigersi verso il molo, dove abbiamo fatto una passeggiata godendoci lo spettacolo del tramonto.

Foto di Francesco Bartolini
Dimenticavo... prima di arrivare in città, fate una sosta alla spiaggetta riservata al centro di kite surf: vale una foto della città ravvivata dal colore degli "aquiloni".

Foto di Francesco Bartolini
Se proseguiamo verso l'Argentario, oltrepassiamo Orbetello, raggiungiamo in una mezz'oretta Porto Ercole. Alle spalle del monte costiero e sorvegliata dal Forte spagnolo, si sussegue lungo la costa in una breve passeggiata, ricca di bar e ristorantini di pesce.


L'atmosfera che si respira è quella di una località marittima francese: elegante e forse anche un po'snob, ma da tenere presente per le vacanze di solo mare. Le spiaggette più belle della zona, come la Cala Galera e la Feniglia, sono vicinissime. Non vi consiglio di cenare nei ristoranti adiacenti al porto: quello che abbiamo provato, la Grotta del Mare non era il massimo e il conto era abbastanza salato. Niente da dire sulla vista: un notturno molto romantico.

Foto di Francesco Bartolini


Bar Centrale
via Garibaldi 17, Talamone (GR)
392 428 7517















sabato 4 maggio 2013

I pescatori, mangiare pesce low cost sull'Argentario

Siamo stati a cena a I pescatori nell'ultimo giorno della nostra vacanza maremmana e... ne siamo rimasti entusiasti!

Ci aspettavamo un locale molto spartano, ma in realtà il salone è davvero molto ampio e arioso e la veranda, nella quale abbiamo cenato, familiare e decorata con foto antiche del posto. Si dice che fosse un vecchio magazzino di tori, rimesso a posto dalla Cooperativa dei pescatori di Orbetello, per le loro cene.


Nonostante la grandezza delle sale, il ristorante era quasi tutto pieno. Si ordina e si paga all'ingresso, scegliendo tra piatti tipici del luogo.

Sotto consiglio di persone del posto, abbiamo cercato di provare le specialità lagunari: la bottarga, divenuta prodotto Slow Food, il cefalo e l'anguilla.

 I pici con filetto di cefale affumicato e panna e i ravioli con zucchine e bottarga erano davvero superlativi.



Abbiamo optato per i secondi, cefaletto e anguilla, cucinati "sfumati", alla maniera del posto. Un po'piccanti, ma davvero gustosi.



La spesa totale, comprensiva di acqua, vino e verdure pastellate, è stata di 48€, 24€ a testa.

Servizio veloce, considerando anche la capienza delle sale.

Se volete provare il pesce dell'Argentario, è di sicuro il posto che fa per voi.


via Leopardi 9, Orbetello
0564/860611


Giardino dei Tarocchi

C'era una volta una ragazza con uno spiccato senso artistico, che dopo aver messo piede al Parc Guell di Barcellona, decise che voleva fare un giardino sullo stesso stile. Quella giovane era Niki de Saint Phalle, artista francese, e realizzò il suo sogno a Capalbio, un sogno lungo una vita, dagli anni 70 al 2002, quandò morì prima di vedere la sua opera del tutto terminata... proprio come Gaudì con la Sagrada Familia.



Niki progettò uno spazio verde con sculture coloratissime e gigantesche, ispirate al mondo esoterico dei tarocchi.

Foto di Francesco Bartolini
Entrando da un blocco di pietra chiara e lineare, non si immagina quel che il Giardino possa nascondere. In effetti per l'entrata, Niki ha chiesto aiuto all'amico Mario Botta per creare un contrasto netto con le architetture policrome e surreali. L'intento è riuscitissimo: mi aspettavo colore e estro e inizialmente son rimasta un po'delusa, ma è come se gli occhi si preparassero allo spettacolo che li aspetta.

Il biglietto intero costa 10 €, ma ci sono molte riduzioni e essendo studenti abbiamo pagato 7 € per entrare. Vicino all'ingresso, uno shop con prodotti e libri a tema: la bio dell'artista, solo in inglese, è di sicuro un souvenir unico.

Foto di Francesco Bartolini
L'apporto del marito Jean Tinguely con le sue scritture mobili è visibile fin dall'inizio, osservando la Ruota della Fortuna, posta proprio nella fontana che apre il percorso tra le figure dei tarocchi, e la Torre, spezzata per rivelare un'ulteriore installazione di Tinguely.

Foto di Francesco Bartolini
E'all'interno dell'Imperatrice che Niki aveva progettato la sua casa: completamente ricoperta da specchi. Specchi nell'immenso salone, attrezzato di cucina funzionale. Specchi nel bagnetto, con doccia a forma di serpente. Specchi  nella camera da letto, in qualche modo modesta rispetto al resto.





L'Imperatore e l'Impiccato, ricchi di decorazioni particolari e scritte ironiche e originali, sono state le opere che mi hanno lasciato davvero di stucco e anche se era una giornata piovosa, non sarei mai più venuta via. Una ricchezza toscana, non abbastanza valorizzata! Un cocktail tra i colori delle case viennesi di Hundertwasser al surrealismo ironico degli autoritratti di di Frida Kahlo.

Foto di Francesco Bartolini

Foto di Francesco Bartolini

Foto di Francesco Bartolini
Visitato il Parco, una puntatina verso Capalbio è d'obbligo, anche se il tempo è peggiorato molto e appena parcheggiato di fronte alle mura, siamo stati accolti da un freddissimo vento. Nel centro storico era quasi tutto chiuso, sebbene fosse sabato pomeriggio. Ma la statua posta all'entrata del paese ha completato il nostro viaggio alla scoperta di Niki de Saint Phalle.


Ed è proprio a un consiglio di Niki che lascio concludere il post...



Giardino dei Tarocchi
Località Garavicchio, Capalbio (GR)
0564 895122 

Sito turistico http://www.giardinodeitarocchi.it/
Sito ufficiale http://www.nikidesaintphalle.com/