giovedì 27 settembre 2012

Mangiare toscano alle Croci di Calenzano

Di ritorno da un pomeriggio di shopping al Barberino Design Outlet, ho ormai il rito di fermarmi a mangiare alle Le Croci di Calenzano, uno spiazzo lungo la via che dal Mugello porta a Prato ed è un tratto molto conosciuto dai motociclisti.

Congiunge infatti la vallata con la zona verde mugellese e il bacino del Lago di Bilancino, molto frequentato soprattutto d'estate. Le Croci sono comunque un'ottima sosta per smezzare il viaggio e per gustare la tradizione toscana.

In quali ristoranti? Beh, li ho provati tutti e due, Da Gianni e l' Antica Sosta di Combiate e devo dire che sono entrambe molto validi.

L'esterno di Gianni non lascia intravedere niente, ma il ristorante ha una fama decennale: i miei genitori ci hanno fatto il pranzo di matrimonio. L'arredo, sui colori dell'arancio e del grigio, è molto curato ed elegante, sebbene rimanga tradizionale e un po'vecchio stile.


Tradizione è anche la parola d'ordine del menù, che offre piatti in puro stile toscano. Noi ci siamo buttati sui secondi: costata, peposo con polenta fritta e funghi fritti, una delle specialità della casa. Una cena non proprio leggera, ma sicuramente gustosa.

Il peposo con polenta fritta
Il servizio è stato impeccabile e il personale gentilissimo e competente. Ottima scelta di vini (buonissimo anche il rosso della casa, imbottigliato con apposita etichetta del ristorante). Prezzo sui 30 € a testa.

All'Antica Sosta invece ci sono tornata in diverse occasioni: sia per un panino veloce sia per cene a due. Gli affettati e il pane fresco ogni giorno sono da provare: davvero ottimi. Negli ultimi anni poi, gli interni sono stati rinnovati.

Il gusto è un po'quello del shabby chic e si presta molto bene per cenette romantiche. L'esterno è invece più spartano: un gazebino che dà sul piazzale del parcheggio.


Il cameriere ci ha portato, una volta seduti, due bicchieri di prosecco e un secchiello di noccioline, che sono una mia passione. Capirete bene che con questo gesto aveva già scalato l'hit parade del mio cuore. ;)

Abbiamo poi ordinato anche qui carne e funghi, la prima davvero buona, mentre i secondi un po'poco saporiti per i miei gusti. Ogni piatto era impiattato ad arte ed è arrivato poco dopo la nostra ordinazione. Spesa: sempre sui 30 € a testa.

Tra i due ristoranti è comunque il posto che preferisco per l'atmosfera rilassata e il menù toscano tradizionale, ma con qualche sorpresa. 

Tagliata con funghi porcini

martedì 25 settembre 2012

La Grotta, dove mangiare in Valmarecchia

La Grotta è un locale famoso nei dintorni della Valmarecchia per la pizza: dalle più tradizionali a quelle caserecce, stese a mano,con impasti di kamut e ortica. Ce n'è davvero per tutti i gusti!

Sabato scorso però ci siamo fatti tentare dai funghi, altra specialità della casa, insieme a fiorentine e grigliate. 

La prima sorpresa sono stati gli ambienti: luminosi e arredati con gusto, rendevano tutte le sale molto eleganti. Il forno a legna e lo spiedo posti al centro del locale permettono ai clienti di osservare la cottura del proprio ordine.


Abbiamo preso due antipasti di crostini con pane cotto a legna in tre e abbiamo faticato ad arrivare in fondo: la quantità era abbondante, le pietanze erano tutte genuine e semplici. Diverse salse tra cui scegliere, una montagna (nel vero senso della parola) di pane, formaggio al tartufo e sottoli.


I due primi (tagliatelle ai porcini e gnocchi con sugo di funghi e piselli) erano ugualmente molto abbondanti e ben conditi; la pasta era tutta fatta a mano. Per secondo invece ci siamo orientati su una chilata di fiorentina, cotta come si deve, e funghi fritti (a mio gusto, non speciali come il resto delle portate) con fornarina all'ortica.


Abbiamo concluso con un sorbetto, un semifreddo e un amaro, per una spesa sui 40 euro a testa.

Il locale aderisce al progetto delle eco-vaschette della Provincia di Rimini: gli avanzi di cibi, che possono essere conservati, vengono impacchettati e consegnati al cliente per una riduzione degli sprechi e un re-impiego degli avanzi.

Uno dei migliori ristoranti della zona.


...E dopo un anno abbiamo provato anche la pizza: impasto di ortica e farcitura di formaggi del Montefeltro e Pizza Vesuvio con impasto steso a mano. In più pizze speciali con ingredienti di stagione ogni mese, ma anche sulle pizze del menù si strizza l'occhio ai prodotti locali: prosciutto di Carpegna, formaggio di fossa, funghi freschi.

mercoledì 19 settembre 2012

Pizza & Co., pizza al taglio a Firenze

Proprio dietro Piazza Santa Croce, al centro della movida fiorentina, ecco spuntare in un angolo Pizza & Co., un minuscolo locale in angolo, tra via Verdi e via dell'Agnolo. Dall'esterno sembra uno dei soliti posti acchiappaturisti, ma appena entrati l'impressione cambia.


Gli interni in legno rendono il locale accogliente ed è anche possibile sedersi a mangiare la propria pizza al taglio nella stanzetta attigua su degli sgabelloni. Il proprietario è molto cordiale e simpatico, con il suo accento calabro-toscano. 

Le pizze sono buone e un pezzo di margherita costa soltanto 1 €. I gusti e i prezzi però sono vari.

Un posto low cost per un pasto veloce o per uno spuntino giornaliero o notturno: Pizza & Co. è aperto fino a notte fonda.



Pizza & CO.
via dell'Agnolo 121r
Firenze

lunedì 17 settembre 2012

Montegridolfo, il borgo sulla linea Gotica

Montegridolfo, in provincia di Rimini, è uno dei borghi più belli di Italia. Per arrivarci, si passa da anonime strade di campagna, ma il paesino conserva un'eleganza di un passato di cui diviene testimonianza.

Tutto è di pietra chiara e quando l'ho visitato, l'unico rumore che sentivo era quello dei miei tacchi sul ciottolato: pochi i negozi nel minuscolo centro storico, pochi i ristoranti e per niente chiassosi, quasi nessuna persona in giro, un hotel di lusso.



Si trova però in una posizione strategica, sull'altura di un colle e forse nelle giornate serene si può anche vedere il mare. Intorno è il verde: alberi, prati, cespugli. un posto perfetto per nascondersi ed è per questo che durante la Seconda Guerra Mondiale nei suoi dintorni furono costruiti molti rifugi, due dei quali sono visitabili su prenotazione.


Montegridolfo era infatti un caposaldo della Linea Gotica e vennero combattute diverse battaglie nelle sue vicinanze.

Proprio per questo, è sede del Museo della Linea dei Goti, importante centro studi sulla tematica. Si organizzano numerosi laboratori tematici e la sede si presta alle visite di grandi e piccini. Nelle prime sale sono esposti cimeli bellici, ritrovati o appartenuti a gente del posto, e armi; nella seconda sezione, si trovano modelli di mezzi bellici tedeschi e americani. 


Alle pareti un'esaustiva raccolta di immagini di propaganda fascista. Anche nel parco antistante il museo, si possono osservare mitraglieri, eliche...

Un paese tormentato, Montegridolfo, che oggi rinasce in un'insperata serenità.


Museo della Linea dei Goti
http://www.museolineadeigoti.it/

giovedì 13 settembre 2012

Mayday Club, dove bere con stile a Firenze

Il Mayday è un piccolo locale, proprio dietro alla Casa di Dante, in pieno centro a Firenze. Dal fuori, un'insegna, una panchina e un foglio con su scritto i cocktail della serata, non fanno trapelare che tipo di posto sia. E in effetti il Mayday è unico nel suo genere.



Un corridoio pieno di oggetti, antichi e moderni insieme, porta a una saletta in cui si capisce subito l'anima eclettica del luogo: proiezioni luminose, sedie e tavoli di ogni genere, mappamondi appesi al soffitto. Sembra di stare in una casa arredata da un architetto bizzarro.

Tutte le volte che ci sono andata la musica che si ascoltava era retrò e una volta mi è capitato di vedere un cartone animato vecchio stampo. Spesso il Mayday diviene anche galleria d'arte, esponendo quadri di artisti più o meno conosciuti.


Aprendo il menù si ha l'imbarazzo della scelta: oltre a pasti leggeri, vengono offerti vini e birre tradizionali, ma anche più ricercati. Sono il cocktail ad essere il pezzo forte della lista, perchè sia gli analcolici sia gli alcolici sono realizzati con ingredienti insoliti. Costano 8 euro, ma sono davvero qualcosa di diverso dai normalissimi Cuba Libre o Negroni.


Le sale non sono mai affollate e il club non è molto conosciuto, sebbene sia molto frequentato da stranieri. E' l'ideale nelle fredde sere invernali: uno dei pochi posti a Firenze in cui potersi sedere e chiacchierare in tranquillità con gli amici. Il mio preferito.

martedì 11 settembre 2012

Degustando i classici nell'estate pratese

La scorsa settimana, sono riuscita a vedere la lettura di La Morsa di Pirandello nell'ambito della rassegna "Degustando i classici", alla seconda edizione nell'estate pratese. La location era quella del Giardino di Elisabetta, spazio all'aperto ottenuto dal recupero degli ex lavatoi della zona, tranquillo e appartato.

Lo spettacolo era interpretato da Marco Paoli e da due ragazzi dell'associazione KultRoses 659, Martina Saetta e Giovanni Degl'Innocenti: tutti hanno recitato con passione e espressività, rendendo più facile seguire i dialoghi serrati tra i personaggi. Le musiche e le luci erano altrettanto ben curate.


L'evento, organizzato dalla Circoscrizione Ovest di Prato in collaborazione con il Circolo Arci di Viaccia "La Libertà del 1945", si concludeva con una degustazione di prodotti tipici: insalata di farro, schiacciata con i ciccioli, schiacciata con l'uva, vin santo. In tutto erano previste 3 serate (in una si recitava Shakespeare, nell'altra De Filippo). 


Anche per il 2014 il Viaccia Festival ha un calendario ricco di eventi: da film a concerti, seguendo la pagina Facebook del Circolo riuscirete a star sempre aggiornati.

Un'iniziativa per diffondere la passione per il teatro nel quartiere e un bel modo per rivalorizzare gli spazi urbani in un'estate all'insegna della cultura.


Foto di Chiara Gori


lunedì 10 settembre 2012

Visionaria e...

Settembre è quest'anno per Prato un mese ancor più festaiolo.

Tradizionalmente l'8 settembre un corteggio storico celebrava la ricorrenza della natività di Maria e in tale occasione la cintola della Vergine, conservata nel Duomo di Santo Stefano, veniva mostrata dal pulpito di Donatello. Quest'anno, pur mantenendo l'usanza, le feste si sono moltiplicate.

Si comincia dal 5 settembre quando il centro è divenuto il palco di Visionaria, un evento unico nel suo genere. I monumenti storici sono diventato lo schermo di proiezioni artisti, musicisti itineranti passeggiavano per le vie, acrobati coraggiosi si arrampicavano sullo sfondo del Palazzo Pretorio.


Seguendo un percorso, i "visitatori" (che erano veramente tanti) raggiungevano Piazza Duomo, dove i Transe Express, una compagnia francese, si esibiva in un concerto di violino... a 30 metri da terra. Come un enorme carillon, volteggiavano per tutta la piazza a ritmo di musica, mentre una cantante (sempre appesa) intonava noti liriche e un'acrobata volteggiava in maniera impeccabile.


Fino al 16 settembre poi in piazza Mercatale è stata allestita una festa medievale, dove è possibile visitare un accampamento, vedere giocolieri e mangiafuochi, mangiare e bere negli stand gestiti dai pub pratesi (lo scorso week end era dedicato alla Sbirrata, infatti). Giovedì 13 una compagna teatrale di improvvisazione fiorentina inscenerà uno spettacolo sul Medioevo e nel fine settimana ci saranno esibizioni di scherma, mostre di armi e cavalli, concerti.

Avete ancora una settimana per fare un salto nella mia città... viva come non mai!

domenica 9 settembre 2012

La Sangiovesa: sapori di Romagna a Santarcangelo

La Sangiovesa di Santarcangelo è osteria e ristorante, è bottega, ma soprattutto è un pezzo della tradizione romagnola. Ha sede in un antico palazzo del centro storico e ogni saletta ha un qualcosa di particolare che la lega ai costumi locali: le grotte tipiche santarcangiolesi, le parole e i disegni di Tonino Guerra appesi alle paresti, le ceramiche da cucina.

Appena entrati, la bottega di prodotti (ovviamente) tipici accoglie i visitatori e oltre a delizie culinarie provenienti dalla Tenuta di Saiano, di proprietà del ristorante, si possono comprare canovacci con il logo della Sangiovesa, ceramiche, libri, vini.


Si passa poi alla Sala da cui si snodano le altre, più piccole e dedicate all'amore e al teatro, le salette del ristorante. Quella principale è invece occupata dall'Osteria: in essa si mangiano salumi, formaggi, qualche piatto del giorno. Il menù del ristorante è più ricercato e consultabile sull'esauriente sito internet. Ottimi i dessert da sorseggiare con un albana della casa.

Tutto è molto curato: dalla presentazione dei piatti alla scelta degli ingredienti. Il locale, anche se sempre molto pieno, è tranquillo e informale. Sembra proprio di essere in casa di un' azdora. I camerieri danno sempre il benvenuto e hanno un bel sorriso sulle labbra: non è così scontato e quando accade di incontrare gente così amichevole, io mangio con più gusto.


Un locale che consiglio sia al turista alla ricerca delle specialità locali, sia a chi le voglia riscoprire.

La grande cucina non nasconde i sapori della terra dalla quale nasce.

La Sangiovesa
Piazza Beato Simone Balacchi 14, Santarcangelo
0541620710




sabato 8 settembre 2012

Monselice, prima tappa del tour nei Colli Euganei

L'autunno è un'ottima stagione per andare a visitare quei deliziosi borghi storici di cui l'Italia è ricchissima. Fare una passeggiata in minuscoli centri storici, assaporare il silenzio di stradine semi vuote, riscoprire il piacere delle cose semplici: ecco le motivazioni per una gita domenicale in uno di questi paesini.
Il Castello
Monselice si trova in Veneto, in provincia di Padova, ed è in realtà una cittadina moderna e largamente distribuita sul territorio, ma il centro storico conserva le fatture di castello medievale, complesso che sovrasta le abitazioni più moderne e visitabile solo dagli anni 80.


E' però Villa Duodo, a mio parere, l'attrazione più affascinante. Purtroppo non è aperta al pubblico, ma offre una vista panoramica splendida e per arrivarci. Si deve percorrere infatti la Strada delle Sette Chiesette, sette cappelle che acquisirono presto fama perchè investite del potere di indulgenza plenaria. La strada è considerata una delle più suggestive del Veneto ed percorrerla è stata davvero una passeggiata rilassante.

Prima di raggiungere la residenza Duodo, consiglio di soffermarsi a osservare anche Villa Nani Mocenigo, decorata con statue di nanetti con chiara allusione al nome della famiglia.Vale infine la pena soffermarsi sulla Fontana della Loggia di Mario Botta, un'archittettura modernissima ma non stridente con il resto del complesso storico.
Villa Duodo

La Strada delle Chiesette

La Fontana della Loggia
Abbiamo pranzo Al Castello, in via del Santurario, una piccola osteria arredata in stile medievale con un delizioso e freschissimo giardino estivo. I prezzi non sono bassissimi: un piatto di lasagne costava sui 10 €, ma le pietanze erano gustose e ben servite.

Lasagne con carciofi e prosciutto

Monselice è un borgo che mi è piaciuto molto per la sua semplicità. Le bellezze che offriva si mescolavano timidamente a costruzioni contemporanee e la sua ricchezza storica è custodita nella parte alta, proprio come se fosse un tesoro nascosto nella parte più alta del Castello.

Ho proseguito il mio tour dei borghi ai piedi dei Colli Euganei, visitando altre mete: volete saperne di più? Continuate a seguire Gitarelleggiando! ;)

martedì 4 settembre 2012

La festa del Borgo San Giuliano a Rimini

Nel week end scorso il Borgo San Giuliano di Rimini era in festa: Freeborg, una manifestazione tradizionale che quest'anno prende in giro la profezia dei Maya sul 2012. Era infatti tutto organizzato con simpatia intorno alla proverbiale fine del mondo e a un ritorno al futuro che forse è possibile solo con una riacquisizione del nostro passato e delle nostre tradizioni. Viene organizzata ogni due anni ed è chiamata dalla gente del posto festa de borg: torna quest'anno sabato 6 e domenica 7 settembre, dalle 17 alle 24.


Vele colorate erano appese nelle stradine in maniera casuale, ma alzando la testa si aveva l'impressione di veder svolazzare farfalle colorate. Manolo Benvenuti ha salvato dal macero più di 70 vele da windsurf installandole nella via principale del Borgo, riuscendo ad allestire un'opera d'arte a cielo aperto in maniera ecologica.


L'attenzione alla buona tavola non poteva mancare: ecco apparire stand dal nome profetico 2012 Odissea nel gusto, nei quali si poteva assaggiare le prelibatezze del posto e ovviamente piadine e cassoni erano in prima linea. Lo stand della Strada dei Vini tipici riminesi era ben posizionato lungo il fiume Marecchia, con vista ponte di Tiberio: ottima location per un aperitivo al tramonto.


Siamo poi entrati in una casina dei pescatori, la Dimora del Pataca, un appartamentino in affitto per una vacanza insolita. Tutto è arredato in maniera tradizionale ma elegante. I pescatori avevano spazi piccoli ma funzionali e la casina ha mantenuto queste caratteristiche.

E poi ancora concerti di gruppi locali e fuochi d'artificio per celebrare il piccolo borgo dai muri dipinti in libertà: Free Borg