martedì 28 agosto 2012

Horti della Fasanara: la campagna dentro la città a Ferrara

A Ferrara c'è una zona verde, piena di frutteti e silenzio, facilmente raggiungibile dal centro. La campagna dentro le mura, la chiamano, dove vi sembrerà di essere nel mezzo a campi e a alberi in fiori, lontani dal traffico e dallo smog urbano. Un'azienda agrituristica organizza pomeriggi a tema per i bambini ed uno store sempre aperto vende prodotti bio, prodotti in sede. Non lontano, la suggestiva Certosa, che non rientra nel consueto giro della città di Ferrara, ma non ha niente da invidiare alle chiese centrali.

Proprio in questa zona si trova Villa Horti della Fasanara, una dimora storica con un parco incantevole, divenuta bed and breakfast da qualche anno. Abbiamo deciso di soggiornarvi per il nostro week end ferrarese: Booking ce la segnalava come l'offerta intelligente e la stanza matrimoniale standard costava solo 65 € a notte in promozione. Ci siamo fidati del nostro motore di ricerca vacanziero preferito e... abbiamo fatto bingo!


La villa di mattoni bianchi e infissi bianchi è nascosta da un cancello che si affaccia sui vialetti che conducono all'entrata o al parco che la circonda. Poltroncine e divanetti, opere d'arte contemporanee e statuette antiche abbelliscono il giardino ricco di vegetazione. Nei dintorni solo villette, prati verdi e il cimitero ebraico.

Appena entrati ci siamo subito accorti della fusione tra antico e moderno che caratterizza l'arredo dell'edificio: una scelta vincente, che la rende un posto unico. Elda, la proprietaria, ci ha accolto in maniera amichevole, spiegandoci cosa potevamo vedere a Ferrara, consigliandoci itinerari e dandoci utili consigli anche per la cena (molti ristoranti sono convenzionati con l'albergo).

Sebbene fosse mattina e il check in era previsto per le 15, secondo la prenotazione Booking, Elda ci ha accompagnato alla nostra stanza, la Bradamante, che era già pronta al piano terreno. Tutte le stanze sono dotate di tv lcd, impianto di filodiffusione a cui collegare l'mp3 personale, macchinetta del caffè, mini bar e doccia a vista con cromoterapia. Anche le pareti del bagno erano di vetro, dando ancor più luce alla luminosa stanza, arredata con toni chiari. Era la prima volta che dormivo in una stanza con caminetto a muro!


La villa mette a disposizione degli ospiti anche una sala biblioteca con computer (l'accesso internet wifi è gratuito) e una bella collezione di libri, anche in lingua straniera. E'possibile inoltre prendere in prestito le biciclette, con le quali nel giro di dieci minuti si raggiunge il Palazzo dei Diamanti e poi il centro città o in senso contrario, le mura cittadine e la "campagna" ferrarese con la suggestiva certosa.

Sala biblioteca
Eleganza e comfort si incrociano in questo bel bed & breakfast, uno dei migliori in cui abbiamo soggiornato in Italia.

Villa Horti della Fasanara
via delle Vigne 34, Ferrara
338 1543721 

lunedì 27 agosto 2012

Benvenuti a Ferrara!

Richiedendo il materiale informativo su Ferrara e la sua provincia, è possibile ricevere comodamente a casa una serie di pubblicazioni sulla città.

Oltre agli interessanti percorsi, riceverete anche un coupon da consegnare all'Ufficio Informazioni a Ferrara, proprio nella Corte del Castello estense e con esso, saranno vostri altri omaggi di benvenuto: una simpatica shopping bag della città, un pacchetto di riso locale e un kit di buoni sconto su ristoranti, centri benessere, noleggio biciclette...

Per ricevere i materiali, cliccate e rigistratevi


Foto di Francesco Bartolini


Settembre inoltre è un mese ricco di eventi e iniziative:


Un'ospitalità d.o.c., quella ferrarese!

Buskers a Ferrara

Il Buskers Festival, reunion internazionale dei musicisti di strada è ormai una tradizione a Ferrara: si celebra infatti quest' anno il 25° anniversario dell'iniziativa.

In una dieci-giorni quasi non stop, i musicisti iniziano a suonare per le vie del centro dal tardo pomeriggio per continuare fino a notte inoltrata, spostandosi da mezznotte in poi al Music Park a ridosso delle mura.


Un'occasione unica per godersi le particolarità di questi artisti, che spesso utilizzano strumenti insoliti o sonorità fusion. Oltre alla musica, c'è spazio anche per altro: piazzette riservate ai pittori o agli artigiani, mostre fotografiche all'interno del Castello estense e interviste ai Buskers sulla loro vita.

L'impegno ecologico si concretizza con la "Causa dell'acqua", uno stand che offre acqua gratuita per tutta la durata dell'evento. Per limitare l'uso della plastica, si offre un bicchiere del festival riutilizzabile  a 2 euro in maniera cauzionale (io me lo sono tenuto per ricordo).

L'Associazione Buskers Festival ha anche dato il via alla campagna del Grande Cappello per ripartire: durante la serata sono stati raccolti fondi per la riapertura di scuole dell'alto ferrarese e per il patrimonio artistico della città.


Quest'annata è stata un'edizione un po'travagliata, oltre al post terremoto (Ferrara ha subito una consistente diminuzione turistica, anche se i danni sono stati lievi), per la prima volta gli organizzatori hanno dovuto espellere un gruppo, colpevole di aver suonato nudo e ubriaco per le vie cittadine.

Purtroppo il troppo caldo non mi ha fatto godere a pieno delle esibizione e questa sorta di degrado non fa che penalizzare tutta l'organizzazione: vedere persone che vomitano proprio vicino a una delle artiste più brave, mentre si esibisce nella piazza centrale...beh, non è stato proprio carino!


Super affollato anche il Music Park, dal quale siamo scappati verso l'una.

Lontane sembrano essere le edizioni in cui artisti come Lucio Dalla (a cui è dedicata la seconda stella della locandina) facevano spettacolo per le strade ferraresi e anche parlando con la gente del posto, le impressioni sembrano essere quelle. Speriamo in una ripresa con il botto per il prossimo anno... Forza Buskers!


Per info
http://www.ferrarabuskers.com/

Alcune foto sono di Francesco Bartolini

venerdì 24 agosto 2012

Cinema al castello di Prato

D' estate il tradizionale cinema all'aperto apre i battenti in ogni città; nel caso della mia, Prato, apre i portoni dello storico Castello dell'Imperatore, proprio in centro.

Oltrepassando il portone in legno si arriva nella corte (del castello sono rimaste soltanto le mura), contornata dalle pareti di pietra bianca. Ascoltare il rumore della macchina da presa, guardare un film e oltre lo schermo vedere i merli che fendono il cielo stellato è davvero un'emozione anche per chi a Prato ci abita da una vita e diventa un'occasione speciale per chi in quel luogo storico ci entra per la prima volta.


Il Castello dell'Imperatore è uno dei simboli della città ed è stato costruito nel XIII dall'imperatore svevo Federico II, come base per i suoi viaggi tra i suoi possedimenti, da Nord a Sud e viceversa. Il forte era collegato alle carceri, dalle quali prende il nome la vicina chiesa di Santa Maria delle Carceri, e alle mura della città attraverso il Cassero, visitabile dalla vicina entrata di viale Piave.

Attraverso i secoli è stato usato in diversi modi: come ospedale, come centro di raccolta di persone durante la guerra, come base per la costruzione di abitazioni private. Solo negli anni Trenta ha assunto l'aspetto attuale, che devo dire, è davvero molto suggestivo.


Il programma di luglio e agosto del cinema sotto le stelle è molto vario. Consultatelo sul sito del Cinema Terminale, che gestisce gli spettacoli e gli eventi che in questi mesi vi permetteranno di passare una serata del tutto nuova: avete mai visto un film al castello?!

Foto di Francesco Bartolini

giovedì 23 agosto 2012

Auguri Botero!




Fernando Botero compie ottant'anni e decide di festeggiare alla grande con una mostra che lo rappresenta in una delle città che più ama nel mondo.

E' per questo che passeggiando per le vie di Pietrasanta, in piazza Duomo, si possono ammirare statue di amanti, donne a cavallo e figure mitologiche in tutto il loro rotondo e levigato splendore. Proseguendo verso il complesso di Sant'Agostino l'esposizione si amplia: disegni a matita, acquerelli e ancora statue riempiono la chiesa e le sale del chiostro.

Fino al 2 settembre è visitabile gratuitamente dalle 18 alle 24. Interessanti anche le attività didattiche per i bambini. Se visitate la città per la prima volta, consiglio una sosta alla Chiesa della Misericordia dove potete ammirare 2 pannelli ad affresco dell'artista, che dal 2000 ha anche ottenuto la cittadinanza onoraria, la Porta del Paradiso e la Porta dell'Inferno. 

Entrare a contatto con Botero è sempre di una bellezza stridente: le sue donne non hanno bei lineamenti, ma sono sensuali con le loro piccole mani curate; gli uomini con gli occhi vicini e i nasi assurdamente a virgola sembrano quasi malvagi; le nature morte appaiono come banali oggetti di plastica. Eppure l'artista colombiano racconta un mondo di favole moderne, in cui per una notte è bello farsi trascinare.


Un consiglio per la cena?
In via Garibaldi l'Osteria La Tecchia offre ricercati piatti di pesce e carne in tradizione versiliese, ma se volete spendere meno mangiando qualcosa di più easy, a due porte di distanza, si trova la Pizzeria La Corte, che offre un'ampia gamma di insolite pizze.

Osteria La Tecchia
via Garibaldi 83 Pietrasanta
0584 791112
http://www.osterialatecchia.it/


Gnocchetti di castagne al ragù di mare


Pizzeria La Corte
via Garibaldi 55 Pietrasanta
0584 790830



martedì 21 agosto 2012

Il lago di Bled e il suo labirinto

Il Lago di Bled si trova nella parte superiore della Slovenia, nella zona delle Alpi Giulie. Appena arrivati si ha la sensazione di essere in una località balneare anni '60: aiuole fiorite, prati curati, piccoli caffè chic affacciati sul lago... mi sembrava di essere la protagonista di Dirty Dancing. Ci siamo subito avventurati lungo il sentiero che costeggia l'intera circonferenza del lago. Erano previste 2 ore di camminata, ma causa diverse pause ci abbiamo messo quasi il doppio del tempo.



La prima sosta è stata spesa per "giocare" al Labirinto. Credevo che il parco tematico fosse un'attrazione acchiappaturisti e con poca voglia mi sono avviata a pagare il biglietto: con lo sconto studenti abbiamo pagato 5 € a testa. Ma appena presa in mano la cartina un sorriso ebete mi si è stampato sulla faccia. Si trattava di un percorso a tappe per conoscere in maniera divertente le coltivazioni locali: in ogni punto della cartina, una lavagnetta indicava una prova da superare e una lettera da aggiungere al cruciverba che,a gioco terminato, avrebbe composto una frase (in sloveno).


Una caccia al tesoro tra campi, boschi e un vero labirinto quindi. Ci siamo cimentati nella costruzione di una bambola con foglie di granoturco, in dormite nel bosco, in percorsi sassosi, in composizioni musicali e in esperimenti ottici. Se siete a Bled con i vostri figli, non potete non farci un salto: le attività stimolano creatività e fantasia in maniera mai banale. Siamo tornati bambini per un'oretta e ci siamo concentrati davvero in quello che stavamo facendo, dimenticando il resto: ma infondo non è questo lo spirito della vacanza?



Altre soste sono state dedicate al fotografare i diversi panorami dalle differenti sponde del lago: l'isola, il castello, le barche, le montagne.. E'davvero un posto incantevole e su alcune spiaggette si può persino stendersi e fare il bagno. Si può raggiungere l'isoletta al centro del lago con piccole imbarcazioni a remi, ma su di essa c'è solo una chiesetta da visitare e non siamo stati così coraggiosi da avventurarsi in barca.


Dopo aver mangiato al Centro Canottaggio un'insalata veloce, ci siamo concessi la vera torta della zona, la Kremsnita, un millefoglie con crema alla vaniglia e panna montata, resa ancor più buona dallo splendido panorama vista lago. Ci siamo ricompensati per la lunga camminata!

Dolce Radovljica: patria del miele sloveno

Radovljica è la città del miele: ne ospita un museo e diversi negozietti lo vendono mescendolo come se fosse birra. Il museo raccoglie testimonianze del passato e della centenaria tradizione di apicultura della zona e il prezzo irrisorio del biglietto invita a darci un'occhiata. I rivenditori sono molto disponibili e offrono vere e proprie degustazione: è impossibile uscire senza un barattolino ambrato.

Ma Radovljica non è solo questo...



Radovljica è una città dolce, dalle casette medievali in centro e i quartieri nuovi e ordinati di periferia. E' una cittadina di vallate alpine e quando la mattina ti svegli, vedi le punte innevate delle montagne dalla finestra. E'circondata dal verde e si respira tranquillità girando per le strade.


La piazza centrale è viva nelle serate estive e la palazzina caratteristica del Lectar, pensione, ristorante e museo spicca tra gli edifici antichi. I Lect, cuoricini fatti in pasta di miele, appartengono a un'antica tradizione slovena, che li considerava pegni d'amore. Il Museo raccoglie stampi vecchi secoli e racconta la storia di questo costume tipico, ma non abbiamo avuto il tempo di visitarlo.


Abbiamo avuto modo di cenare al ristorante dove camerieri in vestiti tradizionali servono altrettanto tradizionali pietanze, dal gusto impeccabile. Il posto, pur essendo molto carino, è molto turistico e affollato. La fretta dei camerieri non è paragonabile alla cortesia e alla gentilezza con cui siamo stati accolti in altre "gostilna" slovene. I piatti però sono tipici e molto buoni, oltre che serviti in maniera ricercata in belle stoviglie decorate.


Ancora nella piazza si possono trovare negozietti di artigiani e artisti del posto, le cui opere sono acquistabili a basso costo. Non ho potuto fare a meno di entrare nel negozio proprio di fronte al Lectar, dove una timida vecchietta lavorava la creta. I prezzi erano abbordabili e alcuni oggetti erano davvero ben fatti e decorati. Alla fine ho optato per "l'angolo degli sconti" e ho comperato un vasettino semplice per un paio di euro.



Abbiamo alloggiato alla Sport Penzion Manca, gestita dalla famiglia imparentata con l'attuale campione olimpico di canottaggio. Le stanze erano pulite e con grandi finestre con vista montagne e piscina. La colazione era abbastanza abbondante e di qualità. Ci hanno accolti offrendoci un aperitivo assai alcoolico..alle due del pomeriggio! Ottima posizione per raggiungere il centro, l'autostrada e il lago di Bled.


Linhartov trg 2, Radovljica

Gradnikova 2, Radovljica

Natura Amon

C'era una volta il paesotto sloveno di Olimia, abitato da contadini e pastori.
C'era una volta il green di campi da golf immersi nella campagna.
C'era una volta un punto di ristoro, che a poco a poco è divenuto il miglior ristorante della zona.
C'erano dei vigneti da cui venivano creati vini dal sapore insolito.




E'qui che nasce Natura Amon, un albergo 4 stelle in legno, arredato in maniera semplice e piacevole. Tutto è stato costruito nel rispetto della natura e la logica ecologica continua a essere uno dei capisaldi della struttura. Si salgono le scale e un accogliente salottino anticipa il corridoio che porta alle camere, in legno chiaro e tappezzerie dai toni tenui.


Se si vuole una pausa rilassante questo è davvero il luogo giusto: a 5 minuti di macchina si raggiungono le Terme di Olimia (con un biglietto di 25 euro per una giornata si può accedere alle 8 piscine esterne e interne del nuovissimo complesso e al Mondo delle Saune, un centro benessere con saune, bagno turco, idromassaggi per tutti i gusti). Rogaska Slatina, sede delle terme storiche slovene, dista solo qualche chilometro.

Ravioli alle verdure

Nei dintorni non c'è nient'altro se non l'ottimo ristorante a due passi dalla palazzina dell'albergo. Si offrono piatti locali cucinati con i prodotti bio, coltivati nella tenuta. Qui si consuma anche la colazione (5 euro a persona, ma ne vale davvero la pena) che altro non è che un pranzo loculliano: marmellate e succhi di frutta di ogni tipo, latte di fattoria, tè di ogni genere, bacon, affettati, uova strapazzate, wurstel, patè... impossibile assaggiare tutto! Una particolare segnalazione per il succo al legno e quello alla menta e per la favolosa marmellata alla menta (ne ho comprate diverse nell'adiacente negozietto, che vende i prodotti bio a prezzi ragionevoli: la marmellata costa 3.5 euro).

Tacchino al vino
Filetto al tartufo

Dimenticavo... i prezzi sono davvero bassi: date un'occhiata al sito! Con l'offerta Booking, abbiamo soggiornato per una notte in 2 a 48 euro.

Una cura per la mente e per il corpo...low cost!



Olimie 24, Podcetrtek





lunedì 20 agosto 2012

Lubiana con stile

In una giornata si gira e rigira il centro di Lubiana a piedi: è tutto così piccolo in questa città che sembra affacciarsi timidamente sul fiume. I ponti uno diverso dall'altro, le case dagli stili architettonici eclettici, il castello che la veglia dall'alto e la gente, gente dappertutto.


E' una città viva, sia di giorno che di notte. Se si ha poco tempo a disposizione, basta fare una passeggiata e ogni vicolo, colonna, statua racconta qualcosa. Le scarpe appese sul Ponte dei Calzolai, il grande Atlante che intima al silenzio all'entrata del vecchio bordello, la via più antica, Gornij Trg, trasformata in una coloratissima ragnatela di fili colorati.



Ecco cosa mostra Lubiana di giorno e la notte indossa vesti ancor più grintose, come i draghi che la simboleggiano, con i suoi localini lungo il fiume (consiglio il Makalonca, con una terrazza ad altezza acqua) e i suoi artisti di strada che fanno ballare ad ogni angolo.


Anche per mangiare la scelta è vastissima.

In una via vicina alla grande piazza del Congresso, in una specie di giardino nascosto, un pub e due ristoranti rendono l'atmosfera del posto allegra e spensierata. Per la nostra serata nella capitale abbiamo scelto in questa zona un po'nascosta un ristorante messicano, la Cantina Mexicana, dove con 25 euro abbiamo mangiato abbondantemente una gigantesca fajita, diverse tapas e insuperabili nachos al formaggio. 

Ovviamente i nomi di ristoranti tipici sono numerosissimi (uno dei migliori, lo Spajza, si trova proprio sulla Gornij Trg, ma i prezzi crescono) ed anche i caffè lungo il fiume offrono buone e ricche portate (abbiamo provato l'Abecedarium e il gulasch di cervo con salsa di mirtillo era davvero gustosissimo).
il gulasch di cervo

Nota dolente: i parcheggi coperti sono un po'costosi e lungo le vie più vicine è obbligatoria una sosta che non superi le 2 ore.



Hribarjevo nabrezje 19, Lubiana


Wolfova ulica 4, Lubiana


Spajza
Gornji trg 28, Lubiana
01 425 3094
Insalata Cesar da Spajza

 Abecedarium Cafè
Ribji trg 2, Lubiana







Bit Center Hotel, dormire low cost a Lubiana

"Uno dei migliori per rapporto qualità-prezzo": è così che la mia Lonely Planet descrive il Bit Center Hotel di Lubiana, che a discapito del nome non si trova nel centro città e vanta di un'unica stella. Non posso che confermare quanto letto.

Abbiamo speso 54€ a notte per una camera tripla (incluse tasse di soggiorno e colazione; eravamo in 2 persone) a dir poco funzionale. L'hotel infatti è stato restaurato nel 2012 e nell'edificio ci sono anche un caffè lounge, una palestra, un centro benessere, un piccolo negozio di estetica, un negozio di prodotti multivitaminici e un ostello. 



I dintorni non sono panoramici: è proprio di fronte a un Lidl e tutto intorno campi... In 5 minuti di macchina però si raggiunge comodamente il centro città. Il parcheggio antistante è gratuito. Le camere arredate in legno non sono grandi ma c'è tutto quello che serve in comodità, tranne l'aria condizionata. L'arredo minimale e bicromatico del legno tenue e delle tappezzerie bianche sembra uscito da una rivista di design e il contrasto con le pareti colorate rende il complesso davvero insolito. Sono riuscita a sfruttare le piccole dimensioni rendendole quasi un vanto, in puro stile giapponese. Il wifi è gratuito ed è possibile anche noleggiare un i pad alla reception. 


La colazione è a buffet e offre sia pietanze dolci che salate, non in grande varietà, ma di buon gusto. Anche il bar è molto ben arredato e colorato e ha anche tavoli all'aperto, proprio vicino ad un piccolo parco giochi per i bambini.

"Feel design for a reasonable price" recita la brochure dell'albergo. Non posso che confermare quanto letto.


Litijska Cesta 57, Lubiana
01 548 00 55


Un tè a Lubiana da Cha

Camminando per Lubiana, ecco spalancarsi un angolo di Cina davanti ai miei occhi: ecco il Cha, una sala da tè curatissima in ogni dettaglio.D'estate i tavolini all'aperto permettono una sosta gradevole, ma gli interni del locale sono davvero splendidi: fotografie antiche appese alle pareti, volte in pietra, cuscini Japan style.


Inutile dire che la lista dei tè e tisane è vastissima: non sapevamo cosa scegliere e così ho chiesto consiglio al cameriere, molto gentile e competente. Abbiamo preso un tè verde giapponese, una fetta di cheese cake e un milky oloong (dal gusto incredibile) spendendo 7 € circa.


L'annesso negozietto vende tutti gli infusi del menù, teiere, tazze e quant'altro occorra per un perfetto rituale del tè. I prezzi sono ragionevolissimi, oltre a offrire diversa merce scontata. Un ottimo posticino... non mi restano che le compere sul sito on line. Una sosta golosa e rilassante durante il giro nella capitale slovena: proprio quello che serviva per staccare, sembra quasi di essere dall'altra parte del mondo.



Cha Caj
Stari trg 3
Lubiana


Postumia, le grotte più antiche del mondo

Le grotte di Postumia sono state le prime grotte visitabili al mondo: dal 1819 sono accessibili al pubblico e l'affluenza di turisti è stata da subito alta. Oggi il sito sembra essere un piccolo paesino con bar, ristoranti e negozi, dove tutto è ben organizzato e pulito. Non abbiamo fatto file, nè per i biglietti nè per entrare nei musei: tutto scorre liscio.

I biglietti delle Postojnska jama hanno prezzi un po'alti, ma per chiunque voglia risparmiare il giro alle grotte (di un'ora e mezzo) è più che sufficiente. Sconti per famiglie e ticket cumulativi. Il Vivaio dei Protei è una trovata turistica e oltrettutto, è possibile vedere un esemplare di animaletto, considerato secondo vecchie leggende un cucciolo di drago, anche alla fine della visita alle grotte: non è necessaria la visita specifica, piuttosto noiosa.

Quando si entra, si prende posto su un trenino che ci accompagna dalla guida (ce ne sono 6 per 6 lingue diverse che danno il via ad altrettanti tour). Il cicerone ci illustrerà poi, a piedi, il restante percorso dei 5 chilometri a piedi di anfratto visitabili. Anche se la lunghezza può spaventare, tutto è molto dinamico e mai noioso e le guide sono molto pazienti e disponibili. Il pregio maggiore è di aver lasciato le grotte nello stato più naturale possibile: è affascinante osservare come stalattiti e stalagmiti si intreccino in giochi scultorei degni di Michelangelo.


E'possibile combinare la visita anche al Castello di Predjama, al quale siamo arrivati nel tardo pomeriggio, essendo distante dalle grotte una decina di chilometri. Sicuramente l'edificio è molto scenografico e vale una foto ricordo, ma purtroppo non posso dar giudizi sul museo del castello, che non ho visitato per mancanza di tempo. L'ambiente è comunque molto suggestivo, dal vero come nelle immagini: la costruzione è davvero incastonata nella roccia, come un unicuum naturale.


Posso invece suggerire una breve sosta nella piazza di Postumia città, restaurata da qualche anno. Una fontana moderna ricorda le date più importanti della storia delle grotte e la statua di un proteo è appesa al muro del municipio. Pannelli fotografici mostrano la città di una volta.


E' una gita che piacerà soprattutto ai più piccoli, sia per l'organizzazione delle grotte sia per i microorganismi che incontreranno nei musei. Tutto è alla loro portata. Un ultimo consiglio... pantaloni lunghi e felpa anche d'estate: la temperatura nelle grotte è di 10° costante in ogni mese dell'anno.