martedì 24 luglio 2012

Il Treno del Titano, un percorso storico dimenticato

C’era una volta un treno, piccolo ma veloce, che tutti i giorni dal mare andava su fino alla montagna dei Titani. Durante il suo tragitto vedeva campi e corsi d’acqua, si nascondeva in gallerie tortuose e alla fine rispuntava in quella bella Terra, che chiamano della Libertà.

E’il trenino biancoazzurro che dal 1932 collegava la Repubblica di San Marino a Rimini. Prima di allora non c’erano altre vie per giungere alla città se non attraverso le mulattiere. Forse è per questo che i sammarinesi sono così affezionati a quel treno che nel 1944 fu duramente bombardato o forse è perché, anche se in quell’anno smise di funzionare, testimonianze della sua esistenza erano davanti agli occhi di tutti in questi 50 anni.

L'uscita dalla Galleria Montale in autunno
Erano rimasti i pali della ferrovia a ricordare il percorso realizzato quotidianamente. Erano rimaste le gallerie ormai chiuse, che però facevano sognare i ragazzini sammarinesi che di nascosto andavano a giocarci. E dal 1983 un suo vagone era stato issato sul viadotto di Valdragone, come una sorta di monumento ai caduti e meritevoli.

Interno della Galleria Montale
E quel riconoscimento il Trenino se lo meritava tutto: durante la guerra, i viaggi per portare gli sfollati riminesi nelle vicine terre neutrali erano innumerevoli e una volta in disuso, le sue gallerie divennero la casa per oltre 100000 rifugiati.

E’stata quindi una bella emozione essere lì a vederlo rinnovato e splendente,sabato 21 luglio, che usciva dalla Galleria di Montale in pompa magna. E’ stato infatti restaurato e rimesso in moto, spero in un progetto di recupero del percorso ferroviario più ampio, che potrebbe interessare turisti e curiosi da tutte le parti del mondo.

L’Associazione del Trenino biancoazzurro, già attiva da anni, ha fatto di tutto per promuovere la memoria della ferrovia elettrica, attraverso dibattiti e convegni, visite alle gallerie recuperate, pubblicazione di foto e filmati on line.

Sabato 21 Luglio 2012: ecco il trenino!
Il treno in passato era il simbolo di modernità e veder passare i binari dalla propria città era motivo di vanto. Essere lì, sabato pomeriggio, mi ha fatto lo stesso effetto. Rivalorizzare il patrimonio storico significa investire su una memoria collettiva sulla quale costruire un futuro. E cosa c’è di meglio di una ferrovia, che accorcia le distanze e avvicina le persone, per cominciare a farlo?!


Per info:

il sito ufficiale dell’Associazione

la pagina Facebook dell’associazione, aggiornata e ricca di contenuti

rassegna stampa sull’argomento

il video blog sul tema

viaggio inaugurale ripreso dall’interno del treno (dal finestrino si vede anche la sottoscritta! ;) )


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